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Contessa, viadotto e galleria non sicuri: in arrivo mesi difficili. Stirati cerca soldi per la strada comunale a valle

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Il viadotto lungo la strada della Contessa a ridosso della galleria

La vecchia decrepita strada statale numero 452 della Contessa non è in sicurezza, con particolare riferimento al viadotto a ridosso della galleria e l’interno della stessa galleria. Il grido d’allarme lanciato dopo il crollo del ponte Morandi – riporta il Messaggero Umbria nell’edizione del 22 aprile 2022, con i dossier fotografici sullo stato di quel tratto, era stato più volte respinto mentre adesso si pone il problema di dover intervenire dopo la serie infinita di lavori che di tanto in tanto condizionano pesantemente il transito creando disagi e suscitando proteste con le reazioni più polemiche.

La prospettiva non sarà più solo l’impianto semaforico che regola il traffico a senso unico alternato ma la chiusura del tratto con la necessità di dirottare il traffico altrove, immaginando problemi e insurrezioni anche dei settori economico-produttivi e del trasporto.

Il sindaco Filippo Mario Stirati ha convocato a distanza – giovedì 21 aprile – l’ingegnere Andrea Primicerio, dirigente responsabile dell’area gestione rete Umbria di Anas, e l’assessore regionale a Infrastrutture e Viabilità Enrico Melasecche.

“Ho chiesto ad Anas in tempi rapidi – dice Stirati – una relazione tecnica dettagliata sulla situazione e le prospettive. Ci aspettano mesi difficili. Il semaforo non è stato attivato solamente per i rilevamenti tecnici ma per il fatto che il viadotto non è in totale sicurezza ed è previsto un intervento di sistemazione. Concorderemo tempi e modi, sicuramente non si possono penalizzare i flussi estivi data l’importanza della bretella di collegamento e dunque si potrebbe pianificare per settembre. Anas parla di un investimento complessivo di 15 milioni sulla Contessa per intervenire soprattutto sul viadotto, non tanto sui piloni quanto sulla sede stradale, e nella galleria con la posa di un supporto ad arco previsto dalle norme”.

Diventa prioritario studiare un piano del traffico alternativo, compreso il ricorso alla strada comunale a valle del tracciato che il Comune avrebbe potuto e dovuto abilitare già in passato, sapendo dei lavori continui sulla statale.

“Abbiamo chiesto all’Anas e soprattutto alla Provincia di Perugia – spiega Stirati – un sostegno economico e tecnico per sistemare il tratto comunale poiché il collegamento con il pesarese e l’Adriatico non ha ripercussioni esclusivamente localistiche. Servono almeno 300mila euro e solleciterò la Provincia anche attraverso il nostro consigliere territoriale Francesco Zaccagni”.