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Trofeo Fagioli, lo spettacolo delle auto sul Bottaccione

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Si prende la scena 58° Trofeo Luigi Fagioli, con i protagonisti del campionato italiano velocità montagna (Civm) nell’evento organizzato dal Comitato eugubino corse automobilistiche (Ceca), che ha aperto le lunghe giornate automobilistiche con la consegna ieri sera (mercoledì 19 luglio) del Memorial Angelo e Pietro Barbetti ad Antonello Coletta e alla Ferrari (vincitrice assoluta della 24 Ore di Le Mans) nella serata che grazie alla collaborazione con il Rotary Club Gubbio del neo presidente Massimo Angeli ha ospitato anche Andrea Palma, pilota e collaudatore di Pagani Automobili.

Ora l’attenzione si concentra sul weekend di gara, che sabato e domenica attende al via 244 piloti e le rispettive auto da corsa. Tutti i dettagli sono stati presentati stamattina (giovedì 20 luglio) dal Ceca, dalla vicesindaco di Gubbio Alessia Tasso, dall’assessore allo Sport Gabriele Damiani, dal consigliere della Provincia di Perugia Francesco Zaccagni, dal presidente dell’Automobile Club Perugia Ruggero Campi e dal direttore di gara Fabrizio Fondacci, fra gli altri alla presenza del pluricampione italiano ed europeo Simone Faggioli, vincitore a Gubbio lo scorso anno e pronto a tentare un nuovo successo.

Il Trofeo Fagioli rilancia i massimi standard organizzativi e logistici che nel tempo lo hanno consolidato come una delle cronoscalate più apprezzate al mondo e anche sotto l’aspetto relativo alle iniziative non mancano le novità, il tutto sempre con l’intento di suggellare il mix fra sport, motori, cultura, turismo, natura e intrattenimento. Per i partecipanti, l’edizione 2023 prevede le operazioni di verifica venerdì 21 luglio al complesso di San Secondo, quartier generale dell’evento con direzione gara, segreteria e sala stampa, ma la grande novità del venerdì sarà la speciale serata prevista dalle 21 in piazza San Pietro. E’ la nuova iniziativa collegata al Trofeo Fagioli e dedicata all’amarcord di piloti eugubini che hanno contribuito e fatto la storia della gara, a iniziare da Eric Nicchi (il “Chico”), Giuseppe Nuti (il “Turco”) e Mauro Rampini, il cui prototipo Osella Fa30 sarà esposto così come le storiche auto degli altri. Aperta a tutti, la serata miscelerà emozioni e aneddoti con musica, intrattenimento e food&drink, visto che a seguire, intorno alle 22.30, sono previsti Dj Set e specialità culinarie del territorio.

“A gennaio – ha dichiarato il presidente del Ceca, Alessandro Fiorucci – sono subentrato alla guida di quella che io chiamo ‘famiglia’, perché comunque è un tramandare di generazione in generazione questa magnifica cosa che si chiama Trofeo Luigi Fagioli. Sono stati mesi duri di lavoro, ma in una famiglia si collabora e si lavora solo per la piena riuscita dell’evento. Siamo pronti anche per questa nuova serata del venerdì, dedicata ai piloti che hanno anche contribuito con i fatti alla crescita della nostra gara. Sarà un’ottima occasione per far conoscere anche ai più giovani il nostro Trofeo”.

Da sabato, il palcoscenico principale diventa il percorso di gara, ovvero i 4.150 metri al 6,5 per cento di pendenza media che uniscono Gubbio con Madonna della Cima attraverso la rinomata Gola del Bottaccione e sui quali si confronteranno i piloti ammessi al via di ricognizioni e gara. Le due salite di prove ufficiali prendono il via sabato alle 9:30. Il clou accende i motori domenica 23 luglio alle 9 con la disputa di gara-1 e a seguire gara-2.

Al termine, premiazioni in zona arrivo ed esibizione della fanfara del gruppo bersaglieri di Gubbio. Domenica le gare saranno trasmesse in diretta su Aci Sport Tv (canale Sky 228) e in live streaming sui canali social del Civm.

Oltre che per la massima serie tricolore, la classica umbra è prova del trofeo italiano (Tivm) zona centro-nord, del tricolore bicilindriche e del challenge asssominicar e gara nazionale autostoriche e internazionale Fia, con otto piloti stranieri attesi al via. Prima dei protagonisti delle varie categorie, sabato e domenica sfileranno le prestigiose auto stradali dell’ormai tradizionale parata Gt.

Sul fronte tecnologico, per informazioni e comunicazioni è disponibile l’app Sportity con sezione dedicata raggiungibile inserendo la password “TF23”. La copertura internet dell’evento è garantita da Fidoka, mentre sono stati ultimati tutti i preparativi relativi alle zone riservate al pubblico, ripulite e ottimizzate fra tribune naturali e artificiali istallate lungo il tracciato. Per gli spettatori, sabato e domenica la strada sarà chiusa un’ora prima delle partenze e fino al termine delle competizioni.

Previsti il biglietto giornaliero a 10 euro per il sabato e a 15 euro per la domenica e l’abbonamento agevolato valido per entrambe le giornate a 15 euro. Per i bambini al di sotto dei 12 anni il ridotto a 7 euro. Per accedere al tracciato, è disponibile il servizio navetta Cotrape gratuita: da Gubbio fino alla chiusura del percorso (8.30 sabato e 8.00 domenica) e dal versante di Scheggia per zona arrivo e tornanti finali sabato fino alle 10.30 e domenica fino alle 9.30, oltre che fra prima e seconda prova di sabato e fra gara 1 e gara 2 di domenica. Sempre aperto resterà il varco tramite gli “stradoni” del Monte Ingino per entrata/uscita dal centro storico al tracciato di gara nella zona delle tribune del bivio per Sant’Ubaldo.

A precedere la presentazione in Comune, il Trofeo Fagioli 2023 si è di fatto aperto con la prestigiosa serata “a tutto motori” promossa da Rotary Club Gubbio e CECA andata in scena mercoledì al Park Hotel Ai Cappuccini con tanto di funambolica esibizione del Gruppo Sbandieratori di Gubbio. Consegnato l’annuale Memorial Angelo e Pietro Barbetti alla Ferrari e al suo programma Hypercar con il responsabile Antonello Coletta presente a ritirarlo. Legato alla memoria dei due imprenditori eugubini e consegnato dai due presidenti Massimo Angeli (Rotary) e Alessandro Fiorucci (Ceca) insieme a Fernando Barbetti (figlio di Pietro), Antonella Barbetti (figlia di Angelo) ed Elisabetta Fagioli (nipote di Luigi Fagioli), il premio celebra la vittoria assoluta della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans lo scorso 10-11 giugno al rientro ufficiale del Cavallino fra i prototipi nel Mondiale Endurance dopo 50 anni. Un trionfo che mancava a Maranello dal 1965 e conquistato con la Ferrari 499P del team Ferrari – AF Corse guidata da Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado. Realizzato dall’artista eugubino Leonardo Fumanti delle Ceramiche Caff, al momento del riconoscimento Coletta ha rimarcato: “Davvero grazie per questo invito, è una grande responsabilità ricevere il Memorial Barbetti. Ed è anche un onore. Qualche tempo fa, prima della nostra vittoria, in Sicilia abbiamo partecipato a un’altra premiazione dove ci era stato assegnato il premio dedicato a Nino Vaccarella, l’ultimo italiano ad aver vinto la 24 Ore di Le Mans nella classe assoluta su una Ferrari, quindi siamo onorati per questo Memorial anche sapendo che anni fa è stato pure lui qui a Gubbio a riceverlo (nel 2010, ndr). Fra l’altro stavo notando una volta di più i numeri delle ricorrenze: abbiamo vinto il centenario di Le Mans dopo 50 anni che non partecipavamo, erano passati 58 anni dall’ultima vittoria e ora siamo qui al 58esimo Trofeo Luigi Fagioli, una cabala di numeri che si susseguono. Per noi è un anno pazzesco questo nel quale siamo tornati a correre nella categoria regina dell’endurance, quella dei prototipi, che poi ha reso grande il mito della Ferrari dagli anni Cinquanta e Sessanta quando trionfava nelle gare di durata. Stasera siamo qui a raccontare quella che per noi è stata un’impresa, qualcosa di unico, uno sforzo incredibile perché in meno di un anno siamo riusciti a cogliere due pole position, sempre il podio e alla quarta gara abbiamo vinto ‘La gara’, la più importante”. Altro gradito ospite speciale della serata era Andrea Palma, pilota e collaudatore ufficiale di Pagani Automobili, altro marchio di prestigio della Motor Valley. Premiato dal Rotary Club Gubbio e omaggiato poi anche dal CECA, il driver romano ha dichiarato: “Sono molto emozionato e mi sento anche orgoglioso di trovarmi qui; vi ringrazio per questa opportunità. Una delle cose più belle che si possono vivere insieme è proprio il condividere la passione per i motori, una passione che unisce con un legame forte, intenso e amichevole e quindi poi ci rende anche tutti insieme orgogliosi di queste eccellenze, eccellenze che sono soprattutto della nostra nazione, l’Italia ha dato prova al mondo di avere le migliori”. Entrato a far parte della famiglia Pagani nel 2014, Palma ha portato a Gubbio la Huayra Roadster BC con la quale a Spa fermò il cronometro sul tempo di 2’23”081, primato assoluto sul giro per le auto stradali lungo il leggendario tracciato belga: “E’ stata un’esperienza fantastica, un lavoro intenso condiviso con tutta la squadra Pagani dopo aver fatto proprio questa richiesta straordinaria a Horacio, cioè di capire quali prestazioni sul giro potesse davvero ottenere. Avevamo dei riferimenti di altre hypercar, ma abbiamo ottenuto il record in maniera anche un po’ sorprendente. Una grande gratificazione. Horacio, spesso di poche parole, mi colpì con la prima domanda che mi rivolse: ‘Ma l’auto era sicura? Hai rischiato a fare il tempo?’. Aldilà della performance, la sua prima preoccupazione è stata se la Huayra potesse trasmettere quelle doti di sicurezza e semplicità di guida che ogni nostro cliente si aspetta. E in effetti la vettura mi aveva assecondato al meglio. Ora è arrivato anche il nuovo modello Huayra R, destinata a un programma che si chiama Arte in Pista al quale hanno aderito i clienti e che permette ai più esigenti di divertirsi non solo con la propria auto stradale, ma anche di avere qualcosa di più dedicato al racing in pista e che abbia sempre delle dotazioni di sicurezza elevatissime. Non a caso abbiamo rispettato tutti gli standard richiesti dalla Fia. Addirittura ci siamo spinti oltre. La monoscocca è stata ulteriormente rivista, c’è un rollbar interno di protezione e l’abbiamo equipaggiata con un 12 cilindri che è il nostro punto di forza e ha un suono che entusiasma”.