Home Cronaca Rogo di Canne Greche, in tribunale a Perugia la parola ai testimoni

Rogo di Canne Greche, in tribunale a Perugia la parola ai testimoni

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Appuntamento al tribunale di Perugia, sopo vari rinvii nell’ultima parte del 2023, con la quinta udienza e prima del nuovo anno il processo legato all’esplosione di Canne Greche di Gubbio del 7 maggio 2021, nell’aula E del tribunale penale di via XIV Settembre. Le testimonianze di giovedi 18 gennaio davanti la Corte d’Assise presieduta dal giudice Carla Maria Giangamboni, hanno approfondito l’attività delle aziende Green Genetics e Greenvest per quanto riguarda produzione e vendita di cannabis light, con gli imputati Gabriele e Maria Gloria Muratori e Alessandro e Luciano Rossi oltre al titolare dell’immobile Giorgio Mosca, tutti accusati di omicidio doloso piu’ altri reati per i decessi di Samuel Cuffaro ed Elisabetta d’Innocenzi, oltre ai gravi ferimenti di Alessio cacciapuoti e Kevin Dormicchi. Presenti in aula anche i genitori di Samuel.

Ha deposto Giulia Fiorucci, che svolgeva mansioni nella sede di via del Risorgimento e solo saltuariamente si recava in via del Masaccio: incalzata dal pubblico ministero Gemma Miliani e poi dei legali presenti in aula, Giulia ha riferito di un deciso aumento dei prodotti chimici ma soprattutto un odore sempre più forte nei giorni antecedenti alla tragedia.

A seguite la testimonianza dell’ispettore di polizia ed esperto informatico Raffaele Garrisi, nominato dal pubblico ministero all’indomani dell’esplosione come consulente tecnico e che nella fase d’indagine ha fatto accertamenti su tutto il materiale degli imputati e delle persone offese estraendo da computer e telefoni immagini, video e messaggistica, con conversazioni proiettate in aula. Quindi parola al brigadiere Nicola Vaccariello che ha riferito sull’attività svolta per accertare le fonti di approvvigionamento del pentano da parte delle due società eugubine tra loro collegate. Gli acquisti venivano fatti presso la Carlo Erba e la Ilario Ormezzano, ambedue site nel milanese. Il brigadiere ha parlato dei quantitativi acquistati, 3.080 litri in totale, delle modalità e date di consegna e dei soggetti che ne hanno curato il ritiro con la sottoscrizione delle relative bolle di consegna. Ha riferito infine di aver fatto le analisi delle chat delle utenze telefoniche in uso agli imputati, dove sono state ricostruite attività.

Chat al centro dell’esposizione anche dell’appuntato scelto Filippo Ercoli, che ha riferito sui messaggi tra Luciano Rossi e Giorgio Mosca relativamente all’ approvvigionamento del pentano. Prossima udienza 8 febbraio, dove si ripartirà proprio da Ercoli, che terminerà la sua testimonianza