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“O lume della fede” nella giornata senza la discesa dei Ceri. Situazione tranquilla senza forzature

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La basilica di Sant'Ubaldo

“O lume della fede”, la campane suonate a festa, le parole del cappellano dei Ceri, don Mirko Orsini, hanno caratterizzato la prima domenica di maggio nella basilica di Sant’Ubaldo dove la celebrazione della messa è stato l’omaggio ai Ceri nel giorno in cui avrebbero dovuto lasciare il santuario per fare ritorno in città. L’emergenza coronavirus ha lasciato ormai da lunghe settimane un clima surreale.

Non si sono registrate forzature per cercare di raggiungere la basilica con i posti di blocco agli accessi per arrivare al monte Ingino.

In molti stanno vivendo questa giornata speciale sui social, postando pensieri, foto e video come quello di ventisei santantoniari che hanno improvvisato un concerto con le note dell’inno ceraiolo dell’anacoreta “Lo studente passa”, meglio conosciuta come “Primavera baciata dal sole”.

In questo si inserisce l’iniziativa di Elisa Neri che su Facebook ha attivato il gruppo “Io Cero Io C’ero 15 maggio 2020” che ha già raccolto quasi tremila adesioni con frasi, foto, filmati e testimonianze.