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Fine settimana blindato e senza alcol. Altri attacchi da Presciutti che ha ricevuto solidarietà e apprezzamento dal vescovo di Gubbio

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Una immagine di corso Garibaldi nel pomeriggio del 15 maggio 2020

L’elenco di quanti il 15 maggio non hanno mantenuto le misure di sicurezza per il contrasto al coronavirus si sta ancora completando, così come le chiamate degli addetti all’Usl che comunicano agli interessati di doversi mettere in isolamento. Stirati ha chiesto e ottenuto i tamponi anche per gli eugubini che lavorano fuori territorio comunale e che le aziende, specie sul fronte umbertidese, hanno invitato a restare a casa dopo l’ordinanza allarmistica del sindaco gualdese Massimiliano Presciutti, poi bloccata dal prefetto, che voleva interdire il transito da Gubbio verso Gualdo Tadino e viceversa.

Altre polemiche hanno investito Presciutti dopo l’annuncio dei procolli sanitari all’ospedale di Branca collegandoli ai fatti di venerdì scorso sebbene i test e i tamponi siano normalmente previsti per ricoverati, accompagnatori e dipendenti. L’elemento di novità è rappresentato dallo screening per tutti all’ingresso con termoscanner e saturimetri seguiti da test rapidi e dalla sospensione della ripresa delle attività sanitarie previste nelle linee guida per la fase due nelle strutture del nosocomio e distrettuali, rinviando gli interventi non urgenti.

Stirati ha fatto sapere che per domenica prossima, con l’annullamento della festa dei Ceri Mezzani, saranno rafforzati i controlli con un’ordinanza che chiarirà le limitazioni e non verranno organizzate iniziative pubbliche celebrative. Stirati ha avuto il via libera dal prefetto per l’ordinanza anti-alcol nel fine settimana.

Il sindaco di Gualdo Tadino, Presciutti, ieri in Consiglio Comunale ha rincarato la dose verso Gubbio: “Siamo l’unico territorio dell’Umbria a essere tornato a fase 1 a causa dei fatti del 15 maggio”. Presciutti ha poi ringraziato il vescovo di Gubbio, Luciano Paolucci Bedini, per aver manifestato “solidarietà e apprezzamento”.