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Stirati scatenato: “Noi sempre in prima linea. Mancini l’ho inventato io. I finanzieri in Comune per la Gubbio Cultura? L’abbiamo risanata”

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Il sindaco Filippo Mario Stirati

Il sindaco accerchiato tra le dimissioni di Giordano Mancini da assessore al Bilancio (delega assunta a interim dallo stesso Stirati), i cambi di gruppo nella maggioranza e gli attacchi di una parte dell’opposizione (tacciono 5 Stelle e Pd). Ma stamattina Stirati ha ribattuto colpo su colpo. Il passaggio più delicato quello della Gubbio Cultura e Multiservizi Srl che è terreno di scontro e di indagine dopo la visita in Comune nei giorni scorsi della Guardia di Finanza, Gruppo Tutela Finanza Pubblica-Sezione accertamento danni erariali, per l’acquisizione di documenti su mandato della Corte dei Conti che avrebbe aperto un fascicolo dopo un esposto. Mancini era stato duro nel ricordare il buco di bilancio di 1,7 milioni.

“Sulla Gubbio Cultura – ha detto Stirati – è stato incaricato l’avvocato Mario Monacelli di redigere la memoria sull’azione di responsabilità con un lavoro molto complicato che ha richiesto tempo non addebitabile al sindaco. C’è una contestazione depositata che si aggira attorno a 1,2 milioni. La volontà precisa è sempre la trasparenza, la Guardia di Finanza è giusto che faccia le sue verifiche. Abbiamo istituito il controllo, l’abbiamo risanata con oltre 1,8 milioni. Oggi la Gubbio Cultura è un’altra cosa”.

La successione di Mancini da un lato e dall’altro i LeD con sei incarichi a fronte di cinque consiglieri, dopo la fuoriuscita dei cinque nel Gruppo Misto: “Dobbiamo risolvere rapidamente questa situazione – ha spiegato Stirati – in modo da non avere ripercussioni negative guardando pure alle scadenze. Gli assessorati non sono come il calciomercato, contano i voti presi alle elezioni. C’è la questione della rappresentanza, senza però mettere dubbi sull’operato di questo o quell’assessore perché ciascuno fa la sua parte in un lavoro collegiale”.

Le dimissioni di Mancini e le sue accuse sulla città ferma, trovano la reazione del sindaco: “Sono rimasto spiazzato e amareggiato. Mancini, che è stato anche mio alunno, come assessore l’ho inventato io. Non era stato candidato nel 2014 né messo nella rosa dei papabili da Scelgo Gubbio. Ho sempre agito con autonomia di giudizio, libero da pastoie e alchimie, nominando persone che uscivano da schemi consueti. Sui giovani e il praticantato, Mancini dice una cosa ingenerosa e il giudizio spetta al sindaco: il praticantato l’abbiamo fatto tutti, anche lui”.

Stirati ha difeso a spada tratta i due giovani LeD nella bufera: “Ritengo inaccettabile quanto si dice degli assessori Valerio Piergentili e Simona Minelli. I giovani vanno incoraggiati. La Lega ancora tira fuori una presunta incompatibilità di Piergentili, è ributtante e inesistente. Ora la prospettiva del 2024 non ha senso perché c’è da lavorare, altrimenti della città potrebbero occuparsene altri”.

Stirati ha trattato tanti temi: “Cambiare passo? Amo essere pragmatico, viviamo una situazione d’emergenza da quasi un anno e la pandemia è stata affrontata con un impegno forte, di presenza e risposte ma l’attività amministrativa non ha avuto rallentamenti e ci sono i fatti a dimostrarlo. Edilizia scolastica? Ne ho parlato con il viceministro Anna Ascani e i Comuni sono tutti in difficoltà, come Città di Castello che lo è più di noi tanto da aver richiesto anche quel Comune la proroga sui mutui. Si vuole far passare l’idea che i problemi sono tutti del sindaco, come i lavori dell’Anas o la fame nel mondo, ma non è tutto nelle nostre mani. Non è vero che la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha revocato il finanziamento per Gubbio, semmai di altre città: la Fondazione sul progetto di risalita ha posto delle questioni. Il Comune è stato bravo a reperire risorse economiche su vari fronti. Se l’università Lumsa sta ritardando i propri programmi rispetto alla convenzione con Gubbio non è un problema dell’Amministrazione Comunale che anzi ha recuperato un rapporto interrotto dalle precedenti amministrazioni. Abbiamo investito insieme a Diocesi e Fondazione Carisp che ha chiesto della situazione rivolgendosi a Lumsa, come facciamo del resto noi. Il complesso di San Benedetto è ultimato per il corso dell’università di Perugia che ci ha fatto i complimenti per questa operazione in cui hanno grande merito la Fondazione Carisp e il Comune. Palazzo Beni è ultimato per il Museo delle arti e mestieri. Pista ciclabile lungo la ex ferrovia? I lavori sono stati consegnati. In generale non mi soddisfano certi tempi ma non è colpa del Comune, i nostri sono migliori di tanti altri livelli istituzionali. La Casa della Salute è completamente in mano alla Regione e in sei anni siamo ancora alla gara con lungaggini inaccettabili, possiamo solo protestare. Il Comune si è adottato un regolamento per i concorsi e procederà. Nel 2019 abbiamo perso 18 persone che sono andate in pensione e due che sono state trasferiti. Ci sono state emergenze che ci hanno costretto ad attingere da graduatorie di altri enti: tutti i Comuni umbri e italiano hanno utilizzato graduatorie. Abbiamo fatto un buon lavoro sulle progressioni e la produttività del personale che peraltro vede pochi soldi. Sul personale bisogna investire di più da tutti i punti di vista. La maggioranza è sempre stata coinvolta nelle scelte e i LeD nulla hanno mai imposto. Scelgo Gubbio ha manifestato critiche sin da quando è stata composta la giunta, che aveva gli stessi equilibri del 2014 pur detestando il manuale Cencelli. L’unica differenza rispetto al 2014 è il consigliere comunale in più preso dai Socialisti, poi è venuta la vicenda delle uscite dai LeD. Ma non si possono mischiare più vicende come la rappresentatività e l’operatività. Sul Css serve chiarezza e coerenza, la contrarietà resta netta e su questo si va avanti. Stiamo lavorando su indagine sulla salute del territorio. Ora dobbiamo approvare il documento di programmazione e il bilancio preventivo entro gennaio, abbiamo un piano ambizioso”.