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Filippo Giovagnoli, dalla Berretti del Gubbio alla Coppa d’Irlanda

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Filippo Giovagnoli bacia la Coppa d'Irlanda

Ha allenato la Berretti del Gubbio, dopo le precedenti esperienze tra Sansovino e Urbania, per poi spiccare il volo prendendo una strada che lo sta pienamente ripagando. Oggi Filippo Giovagnoli è l’allenatore più popolare e celebrato d’Irlanda. Si sta godendo in queste ore un trionfo straordinario come la conquista della Coppa d’Irlanda alla guida del Dundalk, la squadra che ha preso in mano ad agosto e che ha portato a vincere un trofeo storico rendendo orgogliosi il club e la città che ormai l’ha praticamente adottato.

Gli sono bastati cinque mesi per conquistare tutti. Ha battuto 4-2 dopo i tempi supplementari i campioni dello Shamrock Rovers, guadagnandosi la coppa e automaticamente anche la conferma sulla panchina della prestigiosa società irlandese. Tornerà domani nella sua casa ad Apecchio, nell’entroterra pesarese, per trascorrere in famiglia le vacanze di Natale, pensando poi a gennaio al mercato e quindi alla preparazione che a febbraio aprirà un’altra stagione che vuole affrontare per togliersi altre grosse soddisfazioni. Giovagnoli ha fatto un vero capolavoro con il Dundalk, che nella sua storia vanta 14 scudetti ed è stato fondato nel 1903 nel capoluogo della contea del Louth con circa trentottomila abitanti. Il cinquantenne tecnico prima di salire in Irlanda ha vissuto sei anni da direttore alla Metropolitan Oval Academy di New York, dopo aver collaborato con il Milan e guidato il Gubbio Berretti nel 2010-2011 quando la prima squadra di Vincenzo Torrente venne promossa in Serie B.

Quando ha preso in mano il Dundalk, il club era appena stato eliminato dal preliminare di Champions, per poi qualificarsi con lui alla fase a gironi dell’Europa League come terza volta per una squadra irlandese, ritrovandosi a fronteggiare Arsenal, Rapid Vienna e Molde.

“Qui la coppa è importante come lo scudetto – racconta Giovagnoli – e riuscire a vincerla vuol dire raggiungere un grande traguardo. L’obiettivo principale della stagione è sempre stato qualificarci per i gironi di Europa League e siamo arrivati terzi in campionato. Abbiamo fatto qualcosa di speciale che è diventato la ciliegina sulla torta. Ha ripagato il lavoro portato avanti con impegno in questi mesi”.

Lo Shamrock Rovers era dato largamente favorito e puntava a prendersi anche la coppa: “Tecnicamente sapevamo della loro superiorità – spiega Giovagnoli – e abbiamo risposto con la forza fisica e un grande cuore. Ci abbiamo creduto e abbiamo ottenuto qualcosa di importante che verrà ricordato nella storia di questo club”.