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Allarme Covid: Gubbio prigioniera di pranzi e cene goliardiche. Rischio restrizioni

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Gubbio è sotto osservazione per i dati Covid. I contagi fanno saltare tutti i parametri, in questa gestione discutibile della pandemia con la quale non si riesce a convivere avendo trasformato un problema sanitario in un dramma sociale ed economico.

La Regione ha già chiesto a Filippo Mario Stirati, e ad altri 28 sindaci umbri, di varare provvedimenti restrittivi con lockdown settoriali per ridurre il contaggio. Stirati pensa a un’ordinanza per limitare gli assembramenti in vie e piazze cittadine, mentre ha rimandato alla Regione la decisione su cosa fare delle scuole che continuano a chiudere a singhiozzo alle lezioni in presenza, com’è successo per esempio ieri e giovedì alla scuola media “Mastro Giorgio-Nelli”.

A Gubbio è opinione sempre più diffusa che la situazione sia sfuggita di mano per l’organizzazione di pranzi e cene in molti casi affollate. Si parla anche di appuntamenti ricreativi a sfondo ceraiolo nelle abitazioni con effetti fuori controllo. Gli appelli di Stirati sono caduti nel vuoto, mentre la città mostra ancora di più i segni della depressione e della crisi in un quadro di assuefazione al non vivere la socialità fino alle ripercussioni pesantissime sul sistema economico-produttivo.