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Gubbio, Mangni illude (1-1). Giammarioli osannato dai tifosi rossoblù a Grosseto: “Mi hanno emozionato”

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I tifosi rossoblù a Grosseto (foto As Gubbio)

Grosseto (4-3-1-2): Barosi 6.5; Raimo 6.5, Siniega 6.5, Ciolli 6.5, Semeraro 6 (38′ st Verduci 6); Cretella 6 (23′ st Piccoli 6), Vrdoljak 7, Serena 6; De Silvestro 6.5 (32′ st Marigosu 5.5); Dell’Agnello 6.5 (23′ st Scaffidi 6) Moscati 5 (1′ st Arras 5.5). A disp.: Fallani, Biancon, Salvi, Artioli, Fratini, Ghisolfi, Perrella. All.: Magrini 6.5

Gubbio (4-3-3): Ghidotti 7.5; Oukhadda 5.5, Signorini 6.5, Redolfi 6 (1′ st Migliorini 6), Aurelio 6; Malaccari 7, Cittadino 6, Bulevardi 5.5 (15′ st Sainz Maza 6); Arena 6 (15′ st D’Amico 5.5), Sarao 5, Mangni 6.5 (27′ st Fantacci 6). A disp.: Meneghetti, Elisei, Formiconi, Bonini, Migliorelli, Lamanna, Francofonte, Spalluto. All.: Torrente 6

Arbitro: Saia di Palermo 5.5

Reti: 10′ st Mangni, 13′ st Vrdoljak.

Note: ammoniti Mangni, Oukhadda, Migliorini, Semeraro, Aurelio, Cittadino, Vrdoljak, Siniega. Angoli: 4-0 per il Gubbio. Recupero: 1′-4′.

L’imbattibilità è una bella cosa e il Gubbio la conserva allo Zecchini contro il Grosseto degli ex Giammarioli, Magrini, De Silvestro e Serena. Il passo è di quelli regolari con i pareggi in trasferta (tre su tre) a fronte dei successi casalinghi con Fermana e Virtus Entella, aspettando martedì 27 settembre proprio al “Barbetti” la sfida d’alta quota contro il Pescara (ore 21).

Vincenzo Torrente incassa il punto: “E’ stata una partita equilibrata, potevamo vincerla ma alla fine potevamo anche perderla per quell’errore nel gestire il pallone. A Grosseto sarà difficile per tutti fare risultato, da parte nostra un passo indietro rispetto alla prova con l’Entella. Ho visto Mangni in crescita e ha fatto un gran gol”.

Giammarioli osannato dai tifosi rossoblù: “E’ stato sportivamente uno dei giorni più brutti, io eugubino vero contro il Gubbio. La partita mi ha divertito. Il Gubbio è forte, noi abbiamo usato l’arma dell’intensità. La gara è stata e il risultato è giusto. Ho parlato con Torrente e gli ho fatto i complimenti, ha tante soluzioni per andare in gol. Per giocare contro questo Gubbio ci vogliono ritmi alti. Ringrazio i tifosi del Gubbio per i cori: quel Giamma uno di noi che si è sentito mi ha fatto molto emozionare”.

Doudou Mangni tira fuori una magìa, dopo uno spunto di Arena, con un sinistro dal limite che diventa un missile destinato a toccare il palo interno ed entrare in porta. Un pezzo di bravura, non c’è che dire. Un fulmine che manda in orbita il Gubbio con le soluzioni estratte dal cilindro. I rossoblù si stanno abbonando ai gol da fuori avendone realizzati quattro su cinque (l’unico su azione finalizzata in area è stato di Mangni per il 3-1 contro la Virtus Entella nella gara precedente). Ma i toscani la riprendono subito con un’altra prodezza perché stavolta dal limite colpisce Vrdoljack che calcia direttamente in porta una punizione col destro a girare che supera Ghidotti. Torrente, che non riserva sorprese nelle scelte confermando in blocco la formazione di partenza schierata contro i liguri, si arrabbia parecchio nel primo tempo dove il Grosseto gioca e crea di più. Dell’Agnello è pericoloso al 7′, con una conclusione a lato sulla palla di Cretella per De Silvestro che lo innesca, e al 28′ di testa con il portiere reattivo nello sventare in tuffo.

Soffrono i rossoblù e rischiano grosso anche sul tiro di De Silvestro che al 29′ termina fuori di poco, mentre l’unico brivido verso Barosi lo porta Mangni al 31′ con il sinistro dal limite che, leggermente deviato da Raimo, costringe l’estremo difensore a volare in tuffo per mettere in angolo. Si esauriscono subito le proteste del Gubbio al 36′ sulla conclusione in area di Mangni per un presunto fallo di mani di Ciolli che fa intendere di essere intervenuto con il petto, poi ci vuole la bravura di Ghidotti per opporsi al destro in diagonale di Raimo. Il sussulto prima del riposo viene da Cittadino che su punizione decentrata fa partire un sinistro a giro che scheggia la parte alta della traversa.

Nella ripresa c’è il botta e risposta. Torrente non si dà pace per il vantaggio durato fin troppo poco nel contare invano sulla capacità di gestire la prevedibile reazione degli avversari. C’è ancora il Grosseto sul pezzo che non molla di un centimetro, mentre il Gubbio si regola di conseguenza fino a prendersu uno spavento colossale perché i maremmani diventano particolarmente velenosi al 94′ con Marigosu che davanti a Ghidotti l’esalta in uscita. Così a Torrente passa la paura e può guardare avanti.