Home Attualità Css nei cementifici: Stirati, Tasso e LeD temono le scorribande elettorali ecologiste...

Css nei cementifici: Stirati, Tasso e LeD temono le scorribande elettorali ecologiste di Goracci. Senatrice dei 5 Stelle denigra la città

1146
0
Il Css (Combustibile solido secondario)

La sinistra eugubina dell’ambientalismo ideologico a tutti i costi s’interroga dopo lo scontato via libera della Regione per l’utilizzo del Css nei cementifici di Semonte e Ghigiano di Barbetti e Colacem, che si sono avvalse del Decreto semplificazione varato dal governo Draghi sostenuto da una larghissima maggioranza comprendente il Movimento 5 Stelle, che a Roma vota tutti i provvedimenti per poi contestarli a seconda delle circostanze.

L’ex sindaco Orfeo Goracci è uscito subito allo scoperto con un’interrogazione urgente in tempi record dove chiede all’Amministrazione Comunale ciò che non è di competenza del Comune visto che le normative applicate sono europee e nazionali, peraltro adottate in molte altri parti d’Italia e della stessa Europa.

Il sindaco Filippo Mario Stirati, il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessia Tasso e una parte della maggioranza con l’ala oltranzista dei LeD (Liberi e Democratici) sono imbarazzati e disorientati nelle strategie da adottare dopo aver seguito la linea Goracci nel cavalcare taluni umori popolari dei comitati e delle associazioni ambientaliste di una fetta dell’elettorato dell’ultrasinistra.

Scelgo Gubbio, i Socialisti e i Democratici per Gubbio hanno sostanzialmente una linea diversa, che esternano in separate sedi pur votando gli atti ufficiali per non spaccare la maggioranza e mettere a repentaglio il mandato con lo spauracchio del commissario prefettizio.

Cosa farà adesso la maggioranza divisa sul tema del Css? Il timore nei LeD è soprattutto in chiave elettorale, così come Stirati e Tasso temono ripercussioni anche nella prospettiva elettorale futura per le aspirazioni in chiave Regione quando si tornerà a votare per l’Assemblea Regionale (salvo colpi di scena nel 2024 quando scadrà il secondo e ultimo mandato del sindaco Stirati).

L’ambientalismo ideologico eugubino divide la città con molta parte dell’opinione pubblica sorpresa dalla polarizzazione del dibattito e dello scontro sul Css e i cementifici (gli ultimi manifesti cittadini ne auspicano le chiusura con il governo cittadino e l’ex sindaco Goracci sicuramente pronti a trovare soluzioni alternative economico-occupazionali: daranno fondo a stipendi ed eventuali vitalizi per finanziare i posti di lavoro?), tralasciando tematiche ecologiste dai risvolti pesantissimi come le condizioni della discarica di Colognola (ex miniera di lignite che raccoglie di tutto tra i timori d’inquinamento lanciati a più riprese dai residenti della zona), le discariche a cielo aperto disseminate in molte zone e il tasso d’inquinamento derivante da riscaldamento e transito di veicoli come testimoniato da studi e ricerche. Di queste tematiche i “pasdaran” locali dell’ecologismo non parlano mai, concentrando tutte le attenzioni sui cementifici.

Sorprende anche la battaglia continua di settori della politica e dell’associazionismo ambientalista contro Arpa Umbria, l’organismo pubblico deputato ai controlli che ha sempre sottolineato la qualità dell’aria eugubina secondo i dati raccolti dalle cinque centraline volute da Goracci quando era sindaco. Proprio Goracci indusse le cementerie eugubine a finanziare le centraline e i controlli facendo sottoscrivere intese e documenti di cui oggi non fa menzione fino a mettere in discussione l’attività di Arpa.

Il Movimento 5 Stelle eugubino sceglie la via del silenzio, come del resto ormai su tutte le tematiche cittadine al di là dei discorsi formali istituzionali in aula a palazzo Pretorio durante le sedute consiliari. In compenso, ci pensa il partito nazionale a passare all’attacco sul Css con iniziative fortemente discutibili nella forma e nella sostanza.

I grillini dei palazzi romani, forza di governo nelle maggioranze variabili, finiscono nella polemica locale. “Denigrata l’immagine della città e il suo Albero di Natale più grande del mondo. Si vergogni il portavoce in Senato del Movimento 5 Stella Emma Pavanelli per il suo post su Facebook dove ha utilizzato l’immagine dell’Albero di Gubbio sfruttandolo politicamente e facendo un danno di immagine alla nostra città per protestare contro il Css”: la denuncia viene dal gruppo consiliare della Lega con Michele Carini, Angelo Baldinelli e Sabina Venturi. “Solo una certa sinistra può ridurre la città in queste condizioni – attaccano i leghisti -, nessun ente può impedire una legittima autorizzazione per un’attività che è contemplata in altre parti d’Italia e del mondo”.