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Un’altra svolta per la città: il murales in via Allende per inseguire Goracci, le ideologie e il consenso a sinistra tra mille problemi

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Il murales in via Salvador Allende

Gubbio ha risolto un altro grosso problema con l’inaugurazione questa mattina (venerdì 7 ottobre) di un murales in via Salvador Allende, realizzato dagli studenti del polo tecnico “Cassata-Gattapone” in collaborazione con l’assessorato ai Lavori Pubblici e con Atelier Crescere con Arte Gubbio. C’erano il sindaco Filippo Mario Stirati, l’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e il consigliere provinciale Francesco Zaccagni consigliere comunale della coalizione del sindaco.

Questa l’ultima trovata della serie per rilanciare la città, con la solita massiccia dose di ideologia a buon mercato per coltivare il tradizionale elettorato eugubino di sinistra inseguendo il consigliere comunale di minoranza Orfeo Goracci che sotto il solleone agostano ha diffuso una lettera aperta al sindaco Stirati e all’assessore Simona Minelli, esponente di punta dell’ala più a sinistra della lista civica Liberi e Democratici, nella quale ha ricordato come nei primi mesi dell’attuale mandato politico-amministrativo avesse presentato un atto condiviso e fatto proprio dalla maggioranza e dal Consiglio Comunale.

Nell’atto si chiedeva di ripristinare nel muro che c’è in via Allende, all’incrocio con via Bruno Buozzi, una serie di disegni-murales che avevano caratterizzato quel tratto di strada dopo il periodo di Pinochet con riferimento all’assassinio di Salvador Allende, avvenuto l’11 settembre del 1973.

Goracci evidenziava che “alla metà degli anni Settanta, il Comune di Gubbio, oltre a intitolare la via al presidente ucciso, ospitò la vedova Allende e il gruppo musicale Inti-Illimani. Ho apprezzato molto la Vostra disponibilità a portare avanti questa iniziativa.Ora sono a chiedere il rispetto di quell’impegno e, sapendo che difficilmente potremo vedere qualcosa per il prossimo 11 settembre, c’è una data che dovremmo rispettare e onorare: il cinquantesimo anniversario che cadrà nel 2023”.

La città ha aspettato con ansia questa iniziativa con tutta la fiducia popolare nell’assistere alla devastante crisi economico-occupazionale e i problemi infrastrutturali.

Neanche l’astensionismo record alle ultime elezioni Politiche (36 per cento), preceduto da quello fortissimo alle precedenti amministrative dove molti sindaci sono stati eletti con percentuali da rioni più che dalle loro città, ha fatto interrogare i politici che continuano a inseguirsi tra di loro e a cercare di ideologizzare le decisioni per mantenere fette di elettorato.