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Nella chiesa di San Giovanni i funerali dell’ex sindaco Sanio Panfili. Camera ardente nel suo studio

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Sanio Panfili

Si terranno domani, martedì 10 gennaio, i funerali dell’ingegnere Sanio Panfili, alle ore 15 nella chiesa di San Giovanni. La camera ardente è stata allestita nel suo studio di largo Mastro Giorgio.

Ha fatto la storia della città, da sindaco e in politica anche a livello di Regione e Provincia, professionista, ceraiolo, appassionato di foto e di sport. Era poliedrico Sanio Panfili, che se n’è andato ieri a 76 anni dopo una vita spesa in prima linea con un grande senso di appartenenza. La sua esperienza in politica l’ha portato a ricoprire il ruolo di sindaco dal 1975 al 1985 con il partito Comunista, raccogliendo il testimone da Pier Luigi Neri per poi lasciarlo a Paolo Barboni quando la scelta competeva al consiglio comunale prima dell’elezione diretta introdotta nel 1993.

Noto ingegnere, è stato anche presidente del consiglio regionale dell’Umbria (1990-1991), con esperienze anche nella Provincia di Perugia dove ha ricoperto l’incarico di assessore. Da appassionato di fotografia si è reso autore di diverse pubblicazioni e protagonista di alcune mostre in città, mentre a livello sportivo ha dato il suo contributo da fondatore e presidente della società Rugby Gubbio.

Lascia la moglie Serenella, il figlio Moreno con la nuora e tre nipoti. Era malato da tempo e i ricordi anche sui social nel testimoniano i tanti rapporti umani, come l’amicizia quarantennale nella comune passione per la fotografia con il gualdese Daniele Amoni: “Gubbio perde una gran brava persona, e io un amico di quasi quarant’anni al quale ero legato dalla fotografia, dalla passione per i libri, dall’amore per la regione e per le due nostre città di origine. Ero diventato per te un punto di riferimento ogni volta che le tue condizioni fisiche peggioravano, cercando di trasmetterti quello che potevo nonostante le diverse complicazioni che si alternavano. Proprio tre giorni fa sono venuto a trovarti e tu con un filo di voce mi hai salutato”. Tributi della memoria sono arrivati dagli sbandieratori, che ne ricordano “la vicinanza con la passione e l’amore per la storia della città”, e dal Rugby Gubbio per quanto si è adoperato  nello sviluppo di questa disciplina sportiva.