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Renzo Menichetti e la sfida nel bellunese in una scuola tra sport e musica. Orizzontescuola.it gli dedica ampio spazio

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Il dirigente scolastico Renzo Menichetti con i suoi insegnati

Progetto importante e ribalta mediatica per il professor Renzo Menichetti, dirigente scolastico al suo primo anno nell’incarico, all’istituto comprensivo di Fonzaso e Lamon in provincia di Belluno. Orizzontescuola.it gli dedica ampio spazio nel servizio giornalistico intitolato “Sport, musica, scuola. Tutto in un edificio. Una delle poche scuole esistenti in tutto il territorio nazionale” firmato da Vincenzo Brancatisano

Ecco la storia con intervista integrale.

Sport, musica, scuola. Tutto in un edificio… Quello dell’Istituto comprensivo di Fonzaso e Lamon, in provincia di Belluno. Qui c’è la scuola media a indirizzo musicale, una SMIM, come si suol dire quando si vogliono usare le sigle. E che da qualche anno è diventata anche una scuola media a indirizzo sportivo. Una delle poche esistenti in tutto il territorio nazionale.
Con un numero crescente di alunni, provenienti anche dal comprensorio, che si possono cimentare, in aggiunta alle attività didattiche tradizionali e curriculari, con una serie molto nutrita di sport, alcuni di nicchia. Al dirigente scolastico, Renzo Menichetti, in servizio da settembre 2022, e che è anche un musicista, anzi un direttore d’orchestra, luccicano gli occhi davanti alla sua creatura. Che, a dir la verità, è – tiene a precisare lui – una creatura della propria vicaria, Miriam Elisabetta Toigo, del gioco di squadra con altri docenti, dell’Amministrazione comunale di Fonzaso, di alcuni sponsor che hanno creduto nell’esperienza e che la sostengono con forza e orgoglio.
“Quando la mia collaboratrice mi ha parlato del progetto dello sport – ci racconta Menichetti, che è musicista organista della Diocesi di Gubbio e dirige l’orchestra che opera nella cappella musicale della Cattedrale di Gubbio Cantores Beati Ubaldi – la cosa mi ha davvero appassionato. Vorremmo ora essere un punto di riferimento per la provincia di Belluno, c’è un potenziale incredibile e vedo che c’è tanta attenzione, con un numero alto e crescente di iscrizioni che ci dà ragione”. Il preside mette in risalto le opportunità che la scuola offre agli studenti: “Un esperimento simile – spiega – c’è a Cortina, ma con piccoli numeri, tra l’altro a pagamento, cinque alunni iscritti, qui siamo a numeri molto alti. Ora l’indirizzo sportivo conta 60 ragazzi iscritti che praticano un gran numero di sport grazie a un arricchimento importante dell’offerta formativa. La nostra esperienza sta mettendo le basi per essere una realtà davvero significativa”.
Intanto l’Amministrazione Comunale di Fonzaso, con il sindaco Christian Pasa, è fortemente impegnata, sottolinea il dirigente scolastico, “nel portare a termine un progetto che consentirà la realizzazione di un mini impianto di atletica leggera nel grande parco che circonda il plesso di Fonzaso”. L’impianto consentirà diverse discipline sportive: anello di 400 metri, pista fino ai 110 ostacoli, getto del peso, salto in lungo e un campo polivalente per la pratica del basket, pallavolo, calcetto, pallamano.
Preside Renzo Menichetti, lei vede anche un profilo di democrazia compiuta in questo tipo di indirizzo. E’ così?
“Frequentando una scuola media a indirizzo sportivo come la nostra un ragazzo o una ragazza a volte scoprono dei percorsi e delle occasioni che mai nella vita avrebbero mai potuto sperimentare. E se tu a scuola non offri queste opportunità quante occasioni finiranno per non trovare compimento? Ci vedo anche un profilo di democrazia perché in questo modo anche a chi non ha i soldi viene offerta un’opportunità, oltretutto nella scuola dell’obbligo. Ed è un indirizzo che contrasta pure lo stile di vita sedentario che caratterizza tanti ragazzi. C’è una sedentarietà che si riscontra nei comportamenti alimentari. Si segnalano sempre più spesso dei bambini con problemi di questo tipo e l’attività sportiva è una delle carte vincenti che abbiamo per contribuire a far invertire la tendenza”.
Dal numero di iscrizioni pare sia un successo.
“Nel corso di 5 anni l’indirizzo sportivo della nostra scuola ha conosciuto un autentico exploit. Ora l’indirizzo sportivo conta 60 ragazzi e ragazze che praticano un gran numero di sport grazie a un arricchimento importante dell’offerta formativa”
Entriamo nello specifico. Quali sono gli sport praticati in questa scuola media a indirizzo sportivo?
“Si fanno 50 ore di pallacanestro, pallavolo, rugby, calcio a 5 e calcio. Venti ore sono dedicate agli sport individuali come atletica leggera, karate, bocce, tennis e tiro con l’arco. Altri moduli di 20 ore riguardano orienteering, ciclismo, sci di fondo e tracking. I ragazzi e le ragazze hanno la possibilità di sperimentare 11 discipline diverse. Rientrano a scuola per due pomeriggi, è una sorta di preagonismo, hanno la possibilità di sperimentare sport che solitamente sarebbero difficili da conoscere e talvolta vengono fuori delle attitudini che non si conoscevano”.
Un bell’impegno
“Sono 4 ore in più di tempo scuola per i ragazzi. Quest’anno abbiamo 11 discipline sportive, da quelle più praticate a quelle di nicchia. Questa sperimentazione è un’opportunità, per i ragazzi, di conoscere le varie discipline sportive, consente loro di conoscere le proprie attitudini. E non si tratta solo di pratica sportiva, è un’attività strutturata che punta su benessere psicofisico, salute, rispetto delle regole, autonomia, senso di responsabilità, tutti elementi che completano in modo significativo il percorso scolastico di ragazzi che sono in una fase delicata della propria crescita. Abbiamo potuto in questi anni sperimentare anche momenti importanti sul piano educativo e sociale come alcuni incontri con testimonial paralimpici. Abbiamo ospitato Manuela Levorato, primatista dei 100 metri piani, è stata straordinaria. Diciamo che per noi lo sport significa recuperare il valore per l’attenzione della vita. Lo sport è fondamentale per prevenire situazioni difficili, come l’aggressività, l’opposizione e tutto ciò che può preludere a comportamenti aggressivi e asociali”.
E’ stato il frutto di un gioco di squadra e le famiglie sembrano aver gradito
“E’ un’attività che non lascia indifferenti le famiglie e i ragazzi, che hanno bussato più volte anche da altri comuni per sapere se si possono iscrivere ai corsi. Abbiamo puntato su questa bella esperienza assieme all’Ufficio scolastico provinciale e devo dire che le intuizioni sono state giuste, c’è insomma la conferma che nello sport occorre investire molto. L’amministrazione comunale di Fonzaso sta inoltre realizzando un favoloso mini impianto di atletica leggera nel giardino della scuola che costituirà un fiore all’occhiello per tutta la provincia di Belluno. Sono rimasto davvero meravigliato da tanta progettualità. I ragazzi devono apprendere tutte le capacità di gestione delle abilità sociali che con lo sport trovano una perfezione considerevole e quindi noi vorremmo andare avanti su questa esperienza nella quale crediamo molto”.
Nel vostro caso gioca un ruolo molto importante anche lo sponsor privato.
“La famiglia Cremonese ha investito con il proprio marchio sulla scuola con un contributo annuale che ha consentito alla scuola di collaborare con le associazioni sportive e con le federazioni. L’aiuto delle aziende locali è stato determinante”.
Avete potuto sperimentare una diminuzione dei casi di bullismo grazie alla pratica sportiva?
“Indubbiamente. Chi si avvicina ad esempio al rugby e agli altri sport di gruppo si esalta nel sapere di far parte di un gruppo. Tutto questo fa emergere gli aspetti positivi dello sport, in primis il rispetto degli altri. Lo sport consente di raggiungere una completezza formativa che per gli studenti è determinante. Come la musica. Peraltro, attraverso il gioco scopri delle cose che non sapevi riguardassero l’attività didattica”.
Tanto sport non li distrae dall’attività didattica curriculare?
“No, anzi. Loro sanno che devono reggiungere dei buoni risultati a scuola. Il fatto di essere iscritti a un indirizzo sportivo e di partecipare alla pratica sportiva è anche subordinato al fatto che devono conseguire dei buoni risultati a scuola. Tutto il Consiglio di classe è coinvolto nel percorso e dunque il frequentare l’indirizzo sportivo fa parte del progetto educativo che hanno scelto loro. Dal punto di vista scolastico i docenti delle discipline curriculari sottolineano l’aspetto della responsabilità: il loro compito è di frequentare bene a scuola e di assumere un comportamento che sia apprezzato da tutto il corpo docente”.
Lo sport come la musica sono strumenti fondamentali per prevenire il bullismo. E’ d’accordo?
“Quello che lei sottolinea è un obiettivo fondamentale del progetto. Rafforzare un sano spirito di squadra porta a un senso di appartenenza che non è contro qualcuno. C’è poi una componente legata all’autostima, si rafforza inevitabilmente lo stare insieme agli altri, cessano i motivi per bullizzare i compagni. A scuola si deve venire per stare bene ed essere compagni di tutti. Dobbiamo mettere i ragazzi in condizione di gestire le difficoltà della vita che non sono fallimenti ma momenti di crescita, nello sport questa cosa è importante.
La gestione di un conflitto è qualcosa che va gestito e per sapere gestire occorre sapere autoregolarsi e lo sport è una palestra di vita. Con quello che stiamo vedendo il percorso è molto significativo per la crescita dei ragazzi e contribuisce alla lunga a rafforzare le potenzialità del territorio: anche il fatto di costruire un mini impianto di atletica leggera di fatto è un qualcosa che va a colmare il divario territoriale che consente ai ragazzi e alle ragazze di avere ciascuno le necessarie e utili opportunità formative Quando i ragazzi cescono bene cresce bene tutta la comunità”.
Qui a fianco c’è l’indirizzo musicale, quanti sono gli alunni iscritti? Che cosa suonano?
“Noi abbiamo un indirizzo musicale con 24 nuovi iscritti, in totale sono 40. Suonano clarinetto flauto, chitarra e percussioni. Abbiamo degli alunnni con sostegno scolastico che sono iscritti sia all’indirizzo sportivo sia a quello musicale e che trovano nella pratica di uno sport assieme agli altri un momento per realizzare sé stessi, per il loro potenziale”.
Musica per le orecchie, e lei è un musicista. Si avverte molto, dalle sue parole, il fatto che lei sia riuscito a trasferire sulla pratica sportiva dei ragazzini l’entusiasmo che nutre verso la musica. Una sorta di armonia dell’anima di cui vorrebbe fossero plasmati i suoi alunni. Almeno questa è l’impressione.
“La concertazione o prova d’orchestra è determinante perché si mettono a punto le regole, i fraseggi, i legati. Per raggiungere la migliore esecuzione possibile occorre creare armonia, la musica è la massima espressione dell’armonia. Che cosa c’è di più bello che suonare in armonia, di andare insieme in armonia? Nello sport c’è un po’ anche tutto questo: le regole servono per far andare bene tutta la squadra”.