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Presentata l’associazione “Gubbio città europea” pronta a scendere in campo alle elezioni comunali del 2024. Rebus alleanze

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La presentazione dell'associazione "Gubbio città europea"

Si chiama “Gubbio città europea” e i promotori considerano questa associazione “una grande sfida, ossia quella del cambiamento della società in termini innovativi, in grado di creare nuove opportunità per la comunità locale, in ambito di lavoro, di sviluppo culturale, economico, sociale, e in relazione alle opportunità variegate per le persone tutte e in particolare per i giovani di affermare e pianificare il proprio progetto di vita a Gubbio”.

Tra i coinvolti spiccano Diego Pierotti, già segretario della Sinistra Giovanile del Pd, e il sindacalista Gianni Fiorucci della Cgil. Per ora non si parla di alleanze anche se il sodalizio s’inserisce nel campo del centrosinistra in posizione critica nei confronti dell’attuale coalizione del sindaco Filippo Mario Stirati, e dunque distante salvo cambiamenti di rotta da Alessia Tasso candidata in pectore alla successione e anche da Leonardo Nafissi che sta catalizzando attorno a sé un pezzo del Pd.

“Gli ultimi anni di politica locale – spiegano in una nota – hanno lasciato lungo il percorso amministrativo numerosi spazi vuoti in termini di aggregazione sociale e propositiva. Delle vere e proprie lacune che favoriscono inevitabilmente l’intento di autodeterminazione di ambiti associativi come il nostro, che rispondendo alle richieste di partecipazione della cittadinanza e riscontrando inconfutabilmente il fallimento nel modo di ascolto e di intervento da parte dei partiti politici tradizionali locali di area progressista, intendono dare risposta a queste richieste di aiuto. Recentemente l’amministrazione è impegnata a gestire gli equilibri interni, come testimoniano le numerose perdite da dimissioni, più che a risolvere i grandi problemi della nostra comunità e per questo motivo, alcune latitanze istituzionali responsabilizzano il nostro spazio associativo, cui spetta il compito di proporre progetti per Gubbio all’insegna del cambiamento sociale ed all’altezza delle aspettative di tutti i cittadini, svolgendo il ruolo di motore propulsivo e concorrente insieme alle altre realtà associative locali. Tutto ciò al fine di trainare ed aggregare comunità rappresentative che si orientino sulla crescita della città sotto molteplici aspetti. Per fare questo occorre favorire i luoghi e gli spazi di confronto e partecipazione, affinché le idee diverse siano un valore e non un problema, ricercando col massimo impegno la sintesi tra punti di osservazione diversi. Occorre attivare percorsi di accompagnamento dei giovani alla partecipazione associativa, partendo da formazione ed educazione civica, che possa essere organizzata a livello locale collaborando con le istituzioni, fino al livello comunitario; quest’ultimo indispensabile a nostro modo di vedere.

L’ascolto è alla base del riconoscimento della persona e primo passo per favorire l’inclusione. Riteniamo di estrema necessità la costituzione di uno spazio di aggregazione e confronto che abbia la capacità di approfondire continuamente i temi più disparati con il coinvolgimento anche di esperti, i quali possano svolgere un ruolo fondamentale e dirimente sulle problematiche contingenti. Su questo, Gubbio città europea si impegna a pieno regime sin dalla sua nascita. Nostra intenzione è strutturare la buona abitudine di organizzare incontri tematici promuovendo iniziative informative e di contenuto con i membri e aperte alla cittadinanza su argomenti attualmente in discussione a livello nazionale e di interesse locale e inevitabilmente correlati al ruolo centrale della politica europea. Dal Pnrr sono disponibili per i Comuni circa 43 miliardi del Next Generation Eu e Gubbio non può non essere protagonista insieme ai comuni della Fascia Appenninica e del Nord Est dell’Umbria in relazione all’ambito di spesa e di finanziamento di progetti innovativi e ristorativi. È fondamentale ricreare sinergie in Area vasta per svolgere un ruolo fondamentale di cerniera con le regioni limitrofe e per creare una policy più efficiente finalizzata alla riconversione green dell’economia e del tessuto produttivo. La riconversione green dell’economia dovrà produrre nuove opportunità di lavoro, per rispondere alla drammatica situazione socio-economica in particolare per giovani e donne. Le politiche industriali, a nostro avviso, necessitano di un accompagnamento ad adeguate misure per la creazione di competenze nuove, attraverso un rinnovato sistema di istruzione e formazione. Intendiamo lavorare per mettere in collegamento le scuole così da imbastire progetti pubblici ed aprire un confronto con l’Università degli Studi di Perugia. L’intento è quello di ottenere un percorso universitario di studio sulla Green Economy con base a Gubbio. In questi anni di amministrazione della città da parte del civismo progressista, area di interesse culturale cui Gubbio città europea appartiene, abbiamo notato la crescita dei bisogni dei cittadini, incrementati progressivamente a causa della pandemia che ha colpito duramente famiglie e imprese e sono così emerse nuove fragilità a cui la pubblica amministrazione ha il dovere di far fronte. Per andare avanti tutti insieme e non lasciare indietro nessuno, investendo sempre più in una Gubbio coraggiosa, che sia aperta ma anche attenta a non perdere le sue specificità, il nostro spazio associativo intende proporre mediazioni tra le imprese, il terzo settore, l’associazionismo e volontariato. Gubbio deve essere la città di tutti: delle donne, degli uomini, delle famiglie, dei giovani. Intendiamo adoperarci per costruire una sinergia forte tra economia, agricoltura, salute e servizi ed urbanistica, affinché si attui una gestione del territorio sana e giusta alla luce delle indicazioni e parametri europei e sfruttando le occasioni principali che l’Unione ci fornisce costantemente”.