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Parcheggio del Teatro Romano, la segnaletica inganna. Ironia ed esposti

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Segnalazioni, polemiche, riflessioni e ironia allo stato puro sulla segnaletica nel parcheggio del Teatro Romano dove i continui cambiamenti, nel sistema studiato per fare soldi e rimpinguare le casse del Comune, disorientano eugubini e turisti sui periodi a pagamento o meno per la sosta in quell’area, che peraltro non ha spazi delimitati per i mezzi.

La parte inferiore del cartello indica il pagamento 24 ore su 24 dal primo dicembre al 10 gennaio secondo le nuove disposizioni adottate nei mesi scorsi dopo le proteste, il ricorso al Tar dell’Umbria e un esposto al presidente della Repubblica. La parte inferiore, invece, reca la vecchia disposizione con il pagamento previsto dal primo aprile al 10 gennaio.

La confusione regna sovrana ed evidenzia ancora di più come il Comune di Gubbio sia una zona “franca” dove si può agire a piacimento su norme, disposizioni e situazioni.

Resta oltretutto in sospeso l’inquietante interrogativo sui silenzi della Soprintendenza rispetto al fatto che il parcheggio a pagamento insiste su un’area archeologica e non è dato sapere se vi debba essere e vi sia un’autorizzazione da parte dell’organismo statale di tutela solitamente rigidissimo quando ci sono in ballo le istanze dei privati. Per questo c’è chi ha pensato di indirizzare segnalazioni ed esposti alla Procura della Repubblica di Perugia confidando in verifiche da parte della magistratura ordinaria.