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Ambiente, Stirati e Tasso rilanciano contro il Css. Scontro con la Regione

Il sindaco Filippo Mario Stirati e il vicesindaco e assessore all'Ambiente Alessia Tasso nella conferenza stampa di questa mattina a palazzo Pretorio

“In tema di ambiente vogliamo essere attori protagonisti, attraverso un percorso partecipativo e inclusivo di istituzioni, associazioni, privati: la salute pubblica è argomento che non solo ci sta a cuore, ma sul quale vogliamo essere in prima linea”: si sono espressi in questi termini il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, e il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessia Tasso aprendo questa mattina la conferenza stampa convocata per fare il punto della situazione sulle politiche ambientali cittadine.

“Mi preme anzitutto sottolineare – ha spiegato il sindaco – la visione della città alla quale facciamo riferimento nel nostro mandato amministrativo, che è quella legata anzitutto a un’idea di sviluppo sostenibile e di crescita armonica, ben visibile anche nella strategia dell’area interna, che contiene precise idee sulla nostra concezione di sviluppo del territorio. E poi c’è il tema dell’Europa, che mai come oggi parla di sviluppo sostenibile, economia circolare e green: l’ambiente ha e avrà un peso enorme sulle scelte politiche ed economiche, come forse mai si era verificato fino ad ora. C’è grande fermento, a partire dalle istituzioni internazionali fino ad arrivare al lavoro delle associazioni attive sul territorio, sul tema della sostenibilità: non a caso abbiamo convocato un ecodistretto, così da poter mettere insieme un mondo variegato e ricco che per noi è un patrimonio, un pungolo, una fonte di preziose sollecitazioni”.

Il sindaco ha parlato anche dell’importanza della commissione comunale istituita sul tema, e dell’incontro recente avuto con Arpa, “con la quale non siamo in antitesi ma in piena collaborazione. Le indagini che abbiamo messo in campo con La Sapienza di Roma vanno ad arricchire le nostre conoscenze, ad aumentare e diversificare il nostro patrimonio di dati e riferimenti utili per poter progettare politiche adeguate”.

Dopo aver annunciato che questa mattina la giunta ha dato parere negativo rispetto all’ipotesi “troppo impattante rispetto al paesaggio cittadino” della costruzione di una pala eolica, Stirati si è poi rivolto con forza alla Regione. “Chiediamo alle istituzioni regionali chiarezza, anzitutto sul tema del Css, ma non solo su quello: chiediamo procedure che seguano le vie maestre, una valutazione dell’impatto ambientale che coinvolga pienamente l’amministrazione e tutta la città. Abbiamo in questo senso un doppio mandato, datoci dai nostri elettori e dal consiglio comunale, lo scorso maggio, e ad esso faremo sempre riferimento”.

Sindaco e vicesindaco hanno parlato anche della questione della chiusura del ciclo dei rifiuti: “Anche qui chiediamo risposte chiare in tempi adeguati – ha spiegato Tasso – anche perché la nostra discarica è in via di esaurimento, ci stiamo avviando alla chiusura. Non l’abbiamo voluta noi, la discarica di Colognola, stiamo però seguendo la sua fase conclusiva: ci apprestiamo, in questo senso, ad un intenso confronto con l’assessorato regionale all’Ambiente, che ci auguriamo possa sostenerci in questo processo di fine vita della discarica così come è avvenuto a Pietramelina e Borgo Giglione”.

“Quella della chiusura del ciclo dei rifiuti – ha chiarito il sindaco – è una vicenda che ci ha già visto protagonisti di forti scontri anche con la giunta regionale precedente all’attuale: non si tratta di destra o sinistra, di torti o favori, ma di onestà intellettuale e della necessità di dare chiare risposte ai cittadini”.

L’assessore all’Ambiente ha fatto anche il punto sui grandi passi avanti fatti a Gubbio in tema di differenziata e di ampliamento del porta a porta, spiegando che “questo cambiamento culturale è forse uno dei nostri risultati più grandi”, e ha parlato delle tre richieste di autorizzazione arrivate per bruciare il Css. “Ci sono come noto le due cementerie cittadine – ha proseguito Tasso – e poi c’è Maio Tech, di Padule: sottoporremo certamente queste richieste a un procedimento ampio, partecipato e complesso di verifica ambientale, ma qui non si tratta di utilizzare un mero approccio tecnico. Diventare il polo umbro della chiusura del ciclo dei rifiuti non è quello che ci immaginavamo per la nostra città, né è quello che vogliamo. Non si tratta di fare una valutazione tecnica ma di avere una chiara idea politica, e una visione politica complessiva è anche quella che oggi chiediamo alla Regione”.