Lo scoppiettante girone di ritorno in trasferta del Gubbio, con dieci punti nelle ultime quattro gare esterne, viene messo oggi (ore 14.30) alla prova dell’ambizioso Sudtirol quinto in classifica con 39 punti contro i 32 dei rossoblù che vedono la zona playoff. Gli altoatesini sono imbattuti da sei giornate, con tre successi e sette punti in tre partite, e in casa hanno perso l’ultima volta il 18 novembre contro la Vis Pesaro (poi due vittorie e quattro pareggi). Nanu Galderisi ha chiesto e ottenuto la partenza anticipata della squadra ieri mattina con al seguito il direttore sportivo Giuseppe Pannacci (il presidente Sauro Notari seguirà la partita in sede al “Barbetti” con gli amici come martedì scorso).
LE SCELTE. Stringe i denti l’attaccante Cattaneo che vuole esserci dopo la botta al ginocchio rimediata nel finale a Fermo nella vittoria infrasettimanale in cui è uscito acciaccato pure De Silvestro. L’allenatore nel confermare il canonico 4-2-3-1 non dovrebbe presentare novità dopo la positiva prestazione coi marchigiani. Saltato l’ingaggio di Adorni per problemi di tesseramento e con Paolelli infortunato, per il ruolo di terzino destro c’è Tofanari con l’alternativa Malaccari provato e proposto in quel ruolo pur se è un centrocampista. Galderisi dovrebbe partite con tre under come a Fermo, cioè Marchegiani e i due terzini Tofanari e Lo Porto.
GALDERISI FIDUCIOSO. “Ci aspetta un’altra partita difficilissima . questo il Galderisi-pensiero -, tenendo conto che tre partite in otto giorni in questo girone sono davvero toste da affrontare. Per questo ho bisogno di tutti e di tirar fuori il meglio da ciascuno. Benedetti è tornato dopo due gare facendo una grande prestazione a Fermo, come Lo Porto che non giocava da un po’. Devo essere bravo a fare le scelte giuste, dando importanza a tutti e proseguendo con questo spirito nel giocare ogni singola partita per vincere”. Il presidente Notari vuole vivere alla giornata: “Bisogna volare bassi e raggiungere prima possibile l’obiettivo salvezza per poi cominciare a pensare a qualcosa di diverso”. Arbitra Enrico Maggio di Lodi.
