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Teramo-Gubbio 2-1: due errori costano caro, non basta il solito Cesaretti. Gubbio fuori dalla Coppa

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Sbaffo in azione contro la difesa del Teramo

TERAMO – GUBBIO 2-1
TERAMO (4-3-1-2): Tomei; Cancellotti, Cristini, Piacentini, Tentardini (11’ st Di Matteo); Santoro, Arrigoni, Lasik (11’ st Ilari); Mungo (24’ st Viero); Minelli (36’ st Birligea), Cianci (11’ st Infantino). A disp.: Lewandowski, Bregasi, Persia, Cappa. All.: Tedino.
GUBBIO (4-3-3): Zanellati; Lakti, Konatè, Bacchetti, Zanoni (34’ st Filippini); Malaccari, El Hilali (43’ st Ricci), Sbaffo; De Silvestro, Cesaretti (24’ st Battista), Meli (1’ st Tavernelli). A disp.: Ravaglia, Fondacci, Maini, Di Cato. All.: Guidi.
ARBITRO: Zamagni di Cesena.
Guardalinee: Cerilli e D’Ilario.
MARCATORI: 14’ pt Mungo (T), 21’ pt Minelli (T), 9’ st Cesaretti (G).
NOTE: gara disputata a Gubbio a campo invertito per indisponibilità del “Bonolis” di Teramo. Spettatori paganti 655, di cui 150 provenienti da Teramo, incasso di 4.767,50 euro. Ammoniti: Cianci (T), Latki (G), Sbaffo (G), Ilari (T), Infantino (T), Minelli (T), Viero (T), Arrigoni (T). Angoli: 4-3 per il Gubbio. Recupero: pt 1’, st 6’.

GUBBIO – Col Fano era stato poco più di un allenamento, col Teramo è stata partita vera e per Federico Guidi è arrivato il primo dispiacere della sua giovanissima avventura sulla panchina eugubina. I diavoli teramani, per quanto molto rimaneggiati (Tedino aveva lasciato a casa titolari del calibro di Speranza, Barbuti, Magnaghi, Martignano e D’Aniello, e in aggiunta i vari Celentano, Soprano e Pinzauti), risolvono la pratica in 20’ sfruttando due colossali ingenuità della retroguardia rossoblù, colpita con irrisoria facilità dalle imbucate di Mungo e Minelli. Non basta al Gubbio una seconda parte di gara alla garibaldina, con Cesaretti che in apertura di ripresa riapre i giochi ma con Tomei che in pratica nell’ultima mezzora non deve mai sporcarsi le mani. I rimpianti dell’undici di Guidi, al quale sarebbe bastato un pari per proseguire il percorso in Coppa, si concentrano nelle due reti subite nei primi 20’ di gioco. Dopo un buon avvio, con De Silvestro che di testa manda alto sull’invito di Latki, al 14’ un’azione tutta in velocità sull’asse Cristini-Santoro-Mungo manda in tilt la difesa eugubina (colpevolmente immobile) mettendo quest’ultimo a tu per tu con Zanellati, che resta nella terra di nessuno e viene superato da un preciso pallonetto. Va ancora peggio al 21’ quando Minelli si ritrova lanciato a rete direttamente dal rinvio di Tomei, con i difensori rossoblù che restano a guardare la palla in aria dimenticandosi di chiudere sull’accelerata dell’esterno teramano. Poco prima Cianci aveva sprecato un ghiotta opportunità calciando di poco alto da sinistra e nel finale altro rischio con Minelli che non concede il bis. Tutt’altra storia nella ripresa col Teramo che preferisce accontentarsi, prendendosi più di un rischio: al 3’ Tomei è reattivo sull’incornata ravvicinata di De Silvestro, poi al 9’ non può nulla sulla botta di controbalzo mancina di Cesaretti che s’infila sotto la traversa. In contropiede gli ospiti potrebbero allungare con Viero (attento Zanellati), ma nel finale il Gubbio, seppur a trazione anteriore con Tavernelli e Battista accanto a De Silvestro, non torva più sbocchi, con quest’ultimo che in pieno recupero ci prova su punizione calciando alto. Finale nervoso con “consueto” scambio di opinioni e panchine riversate in campo, ma nulla che possa togliere al Teramo la qualificazione al turno successivo. Per il Gubbio domenica c’è subito una brutta gatta da pelare con la trasferta in casa della Triestina (ore 15).

SALA STAMPA. Federico Guidi vorrebbe cambiare solo il risultato in una serata in cui la prova della squadra l’ha soddisfatto: “Paghiamo dazio a due errori commessi nei primi 20’, ma al cospetto di una squadra fortissima, costruita per vincere il campionato, siamo stati superiori per lunghi tratti, tenendo palla costantemente per 70’ senza però riuscire a sfruttare sottomisura la grande mole di gioco creata.  Alla fine ho visto i ragazzi molto arrabbiati e questo è il segnale che volevo vedere, perché ho capito quanto sia grande la loro voglia di crescere e di imparare dai propri errori. Il risultato ci penalizza, la strada rimane lunga ma questa squadra ha un’anima e lo ha dimostrato anche stasera”. In casa teramana, Bruno Tedino è a sua volta soddisfatto: “Sappiamo di essere partiti in ritardo, c’è un gap da colmare con la concorrenza ma volevo una partita “vera” e partita “vera” è stata. Bravi noi a sfruttare gli errori altrui nel primo tempo, poi ci siamo accontentati rinunciando ad attaccare e ci siamo presi qualche rischio, complice la stanchezza. Era importante andare avanti in Coppa, ora pensiamo solo a lavorare per trovare la giusta condizione”.