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Minelli e Piergentili: chi è di troppo? Nel mirino anche Fiorucci. Scalpita Vergari

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Il vicesindaco Alessia Tasso sull'altalena e Mattia Martinelli leader di Scelgo Gubbio spinge aspettando il rimpasto

Qualche giorno di vacanza per il sindaco Filippo Mario Stirati e poi la scadenza del rimpasto perché le quattro forze della maggioranza pressano sul ricambio di nomi e deleghe in giunta. Chissà se finiranno nel valzer degli avvicendamenti anche altri posti istituzionali.

Per ora tutte le attenzioni sono rivolte verso Simona Minelli e Valerio Piergentili, i due giovani assessori discussi fin dall’insediamento della squadra del sindaco. Non hanno mai convinto Scelgo Gubbio, ma adesso c’è il Gruppo Misto con i fuorisciti di Liberi e Democratici (LeD) che rivendica almeno una poltrona (l’assessorato ai lavori pubblici secondo quanto esternato nell’incontro di Giovanni Manca e Rita Cecchetti con Stirati) e il controllo politico diretto della società partecipata Gubbio Cultura e Multiservizi Srl alle prese con i debiti e problematiche interne legate a taluni rapporti con i dipendenti in prima linea nella politica.

Non c’è soltanto la possibilità di un avvicendamento all’assessorato dei lavori pubblici sacrificando Piergentili per sostituirlo con un esponente indicato dal Gruppo Misto in una rosa di nomi dalla quale potrebbe scegliere Stirati con il consigliere comunale Giorgia Vergari data al momento per largamente favorita senza escludere sorprese sia nello stesso gruppo consiliare che come soggetto esterne. Se verrà scelta la Vergari, per il suo posto in Consiglio Comunale entrerà in ballo Mirko Pompei che con 96 preferenze è il primo dei non eletti nei LeD.

E’ infatti possibile che nella paventata ridistribuzione delle deleghe (su questo insiste parecchio Scelgo Gubbio tra malumori diffusi ed esternati soprattutto dall’assessore Giordano Mancini), si ipotizza anche uno spostamento di Piergentili ai servizi sociali (lavora nel settore) e in questo caso a saltare sarebbe la Minelli che pure all’interno della coalizione di maggioranza viene considerata molto ideologica e di poca sostanza operativa. Tanto più che i due vengono collocati nella stessa corrente dei LeD.

Nella stessa maggioranza avanza anche l’ipotesi che Stirati potrebbe invece rinunciare al tecnico Oderisi Nello Fiorucci, assessore al Turismo, salvando entrambi i rampolli dei LeD.