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Scandalo Anas: sulla Pian d’Assino e a Cantiano lavori infiniti tra caos e proteste. Ironia sui social

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L’Anas torna nel mirino delle proteste. E’ scandaloso quanto si sta verificando ormai da settimane lungo due direttrici importanti come il tratto a est tra le uscite di Padule e Torre Calzolari della strada statale Pian d’Assino e sul fronte marchigiano nel tratto di Cantiano della Flaminia poco dopo Pontericcioli.

I lavori procedono fortemente a rilento e non vengono affatto rispettate le prospettate tabelle di marcia. Sulla Pian d’Assino doveva essere tutto ultimato entro il 28 settembre, come annunciato dal sindaco Filippo Mario Stirati che è poi intervenuto per riportare di un contrattempo che sta allungando a dismisura i tempi. Stirati ha scelto con i dirigenti di Anas una linea dialogante e conciliante, mentre il malumore e le proteste montano avendo ormai superato ogni livello di guardia. Al di là di buoni propositi e chiacchiere, la realtà è che il cantiere va a rilento con pochi ooperai e turnazioni normali senza straordinari con l’effetto di tempistiche ingestibili e il traffico dirottato sul vecchio tracciato nei centri abitanti delle frazioni.

Le cose vanno anche peggio sul tratto della Flaminia nella zona di Cantiano dove c’è un impianto semaforico con tempi biblici di attesa, mentre lungo la strada spesso il cantiere è deserto senza neanche un operaio al lavoro a fronte del lungo tratto ridotto a una sola corsia di transito. Anche in questo caso Anas gestisce la situazione creando fortissimi disagi e proteste, con l’aumento anche dei livelli di inquinamento per la sosta prolungata dei mezzi, soprattutto pesanti.

Cittadini e automobilisti sono impotenti di fronte alla condotta di Anas spalleggiata dalla politica, che del resto ne nomina dirigenti e responsabili come rivelato in più occasioni anche da servizi giornalistici che hanno fatto emergere scandali di varia matrice e di qualunque colore politico. L’ironia corre sui social: in queste ore proprio in riferimento ai lavori sulla Pian d’Assino c’è un post eloquente che prefigura l’intervento dell’Anas in smart working e non sul posto.