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Sicurezza nel centro storico: decisi i divieti e la prospettiva del Daspo dopo l’inutilità del protocollo firmato nel 2016

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La firma il 15 aprile 2016 del protocollo rivelatosi inutile

Il sindaco Filippo Mario Stirati ha rotto gli indugi con l’ordinazione che pone restrizioni sui comportamenti in alcuni luoghi pubblici del centro storico, su tutti piazza San Giovanni e corso Garibaldi, e la prospettiva dell’adozione del Daspo, come rivendicato più volte dal centrodestra.

Resta nell’opinione pubblica la forte convinzione che la chiave sia il rafforzamento delle forze dell’ordine per i controlli e il ricorso sempre più marcato alla videosorveglianza per individuare le responsabilità e applicare provvedimenti severi nel caso di atti violenti e vandalici.

Sicuramente è rimasto lettera morta il famoso protocollo firmato in pompa magna il 15 aprile 2016 a palazzo Pretorio con l’allora sottosegretario agli interni Gianpiero Bocci. Era stato presentato come “uno strumento utile anche a ristabilire il senso di comunità”, disse Bocci in quella occasione.

Si chiamava protocollo d’intesa per la legalità e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale, sottoscritto dal sindaco Filippo Mario Stirati, dal sottosegretario Bocci e dall’allora prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro. Gubbio si era unito alla quindicina di Comuni che avevano scelto di sottoscrivere il documento per mettere in sinergia tutte le forze dell’ordine e intervenire in vari settori della vita pubblica.

Si era detto che arrivava a compimento un iter avviato anche grazie all’ordine del giorno del consigliere comunale Virna Venerucci (Pd), poi approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale. “E’ fondamentale mantenere collaborazione e coordinamento tra i vari soggetti chiamati a lavorare in questo campo – disse Stirati -, abbiamo rilevato quanto ci sia bisogno di dare segnali di affidabilità e sicurezza”.

Si prospettava il potenziamento delle forze dell’ordine, così come è rimasta lettera morta la richiesta di attivazione del Commissariato di Polizia.

Ora c’è questo tentativo e si vedranno gli effetti pratici.