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Raccolta dei rifiuti: Legambiente Umbria promuove Gubbio, certe foto no. Sacchi ammassati nel centro storico

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L'ultimo dossier fotografico con i rifiuti ammassati in una traversa di via Cairoli

LLegambiente Umbria ha presentato la propria classifica delle città umbre più green del 2021 e Gubbio figura al sesto posto, guadagnando sei posizioni sul precedente rilevamento del 2020, con Narni stabilmente al primo posto davanti ad Assisi che migliora di due posizioni e Umbertide che ne perde una.

Esulta Alessia Tasso, vicesindaco e assessore all’Ambiente dei Liberi e Democratici (LeD): “Brilla la nostra Gubbio che grazie al lavoro sulla raccolta differenziata guadagna 6 posizioni! Il più netto salto in avanti rispetto alla posizione di fondo classifica dell’edizione 2020 spetta al Comune di Gubbio, nettamente migliorato nella gestione rifiuti dove la percentuale di differenziata è passata dal 59,4 al 67,1 per cento”.

Al di là delle classifiche di un’organizzazione che ha chiari risvolti politici e dato esponenti ai partiti di sinistra, su tutti il presidente onorario Ermete Realacci con ruoli da parlamentare ed esponente di spicco del Partito Democratico, sono bastate poche ore per aprire le polemiche dopo le foto circolate sui social sui rifiuti ammassati, non raccolti, in pieno centro storico.

Sono lontani i tempi in cui i netturbini facevano la raccolta pulendo strade e vicoli, oggi è facile trovare rifiuti ammassati fuori dai cassonetti posizionati nelle vie con particolare riferimento al centro storico. In questo caso prende il sopravvento l’ironia sull’organizzazione generale della famosa quanto costosa raccolta differenziata.