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Medico di famiglia nella zona sud, la Lega ringrazia la Usl e attacca Stirati

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Palazzo Pretorio sede del Comune

“La Usl ha individuato una soluzione provvisoria per garantire l’assistenza di un medico di base ai cittadini delle frazioni sud di Gubbio. Dalla sinistra e dal sindaco Stirati solo polemiche prive di senso”. A intervenire sono i consiglieri comunali della Lega, Michele Carini e Sabina Venturi, insieme al coordinatore territoriale Luca Ramacci e al consigliere regionale Manuela Puletti.

“Per l’ennesima volta dall’inizio della pandemia la sinistra cavalca la preoccupazione dei cittadini e strumentalizza criticità nazionali, come le difficoltà nell’individuare le professionalità di medici e operatori sanitari che operino nel territorio, cercando il pretesto per attaccare la sanità regionale – proseguono – Lo stesso sindaco Stirati si è dimostrato molto abile nel passare in poco tempo da accusare la Regione Umbria, a prendersi dei meriti che non gli competono affatto. Come Lega ringraziamo la Usl 1 e il direttore generale Gilberto Gentili che su nostra istanza si è attivato per giungere ad una soluzione, seppur temporanea, ma comunque necessaria per rispondere alle esigenze del territorio, estendendo le competenze del medico di base di Sigillo alle frazioni a sud del Comune di Gubbio (Belvedere, Colonnata, Santa Cristina, Val di Chiascio, Monte Urbino), passando dai 1500 mutuati attuali ai 1800 necessari. Grazie alla soluzione individuata, si riuscirà a porre rimedio ad una situazione di difficoltà che non interessa solo un territorio in particolare, ma riguarda molte realtà in tutta Italia e questo la sinistra e il sindaco non possono non saperlo. Nella provincia di Terni, ad esempio, su 32 medici di base andati in pensione si è riusciti a sostituirne solo 12 e non per mancata volontà della Regione Umbria, ma per l’impossibilità di sviluppare le adeguate convenzioni e per ulteriori impedimenti che l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto ha più volte manifestato al Ministero competente. Le facoltà di medicina a numero chiuso, nonostante la pandemia e le mutate esigenze, che non permettono il ricambio generazionale dei medici di base, il numero limitato di borse di specialità per i medici di medicina generale e una comprensibile logica di mercato che stimola i medici a preferire grandi centri piuttosto che le frazioni, sono tra questi. Come Lega continueremo a lavorare affinché da una soluzione temporanea si passi a quella definitiva e gli abitanti delle frazioni di Gubbio abbiano la copertura sanitaria di cui necessitano. Auspichiamo da parte del sindaco Stirati un atteggiamento di maggior collaborazione indirizzato al bene dei cittadini e non all’autocompiacimento personale”.