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Processione del Cristo Morto, il ritorno con le mascherine

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La Processione del Cristo Morto

Il ritorno della tradizione con il compromesso delle mascherine nella gestione della pandemia: si ripresenta così venerdì 15 aprile la processione del Venerdì Santo, che si rinnova dopo due anni d’interruzione a causa degli effetti del Covid-19.

La sacra rappresentazione della processione del Cristo Morto, da secoli riferimento religioso e culturale, muove alle ore 19.30 dalla chiesa di Santa Croce della Foce dirigendosi verso il “pietrone” per poi compiere il solito e antico itinerario che permetteva di mostrare il Cristo Morto alla venerazione di monasteri, conventi, confraternite, luoghi di sofferenza e fedeli, con le soste al “pietrone” e alla casa di riposo “Toschi Mosca”.

Lo struggente canto del miserere, alternato ai canti della passione, accompagna i simulacri e tutti i simboli della passione per le vie della città in un’atmosfera silente, fino alla chiesa di San Domenico per la conclusione. Nella stessa chiesa di Santa Croce, alle 18, le donne sono attese al rito dell’Unzione delle Sante Piaghe di Gesù. Tradizionale anche l’ostensione e adorazione del Cristo Morto con l’offerta di fiori: le sacre immagini possono essere venerate a Santa Croce, mentre sabato 16 aprile saranno esposte nella chiesa di San Domenico dove fino a mezzogiorno saranno presenti in chiesa i sacerdoti per le confessioni.

Sabato 16 aprile a mezzogiorno le sacre effigi di Gesù Crocifisso e della Vergine Addolorate rientreranno nella chiesa di Santa Croce della Foce, dove i fedeli potranno recarsi per tutto il pomeriggio per venerarle fino alle ore 21.15, quando i confratelli compiranno il gesto della reposizione di Gesù Crocifisso nella nicchia dell’altare maggiore.

La Confraternita di Santa Croce della Foce arriva a questo appuntamento dopo aver rinnovato il consiglio di amministrazione, presieduto da monsignor Giuliano Salciarini e da don Andrea Svanosio, che ha eletto Alessandro Angeletti, Andrea Angeletti, Andrea Barbi, Giuseppe Filippetti, Claudio Gaggiotti, Francesco Gaggiotti, Andrea Ghirelli, Massimiliano Lepri, Angelo Masci, Luca Minelli, Matteo Minelli, Paolo Minelli, Marco Radicchi, Paolo Salciarini. Luca Minelli è stato confermato priore laico, mentre le cariche di camerlengo, provveditore e segretario sono state rispettivamente affidate ad Alessandro Angeletti, Giuseppe Filippetti e Andrea Ghirelli.