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Giovedì Santo in campo: il Gubbio a Siena per difendere il quarto posto

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Piero Braglia

Il Gubbio difende il quarto posto stasera a Siena (ore 20.30) sull’onda lunga di quattro vittorie consecutive. Al Franchi il pericolo viene dalla rabbia dei toscani che sono reduci da due sconfitte dopo due pareggi con un solo successo nelle ultime 12 giornate con tre sconfitte. Piero Braglia, che confermerà il 4-2-3-1 e non disporrà di Rosaia squalificato, non si fida di una squadra costruita con ambizioni ma può fidarsi dello stato di salute psico-fisico dei suoi con il fattore bomber viste le 10 reti segnate in cinque gare, di cui nove con gli attaccanti (tre sono stati fatti da Di Stefano, due ciascuno da Arena, Vazquez e Spina) a fronte oltretutto della tenuta difensiva dato che in tre partite non ha preso gol.

Il Gubbio deve guardarsi dalla Carrarese, impegnata a Sassari e che ha gli stessi 58 punti ma è in svantaggio negli scontri diretti per la differenza reti, e dall’Ancona di scena ad Alessandria che insegue a 55. Il girone di ritorno si sta accendendo proprio nella fase decisiva dopo il periodo complicato seguito ai 39 punti marcia record nelle 18 giornate dell’andata. Braglia non cambia avendo trovato nel 4-2-3-1 l’assetto già attuato nella prima parte del campionato che sta dando le migliori risposte tra le varianti tattiche fin qui apportate lungo tutto il percorso con cinque moduli.

Nelle ultime tre giornate non viene calcolato l’utilizzo degli under per i contributi federali, dopo che anche nell’ultimo 3-0 alla Vis Pesaro l’allenatore ne ha schierati cinque titolari e non guarderà l’anagrafe in questo rush finale prima dei playoff data la qualità e le garanzie che offrono i giovani.

Arbitra Luca De Angeli di Milano, alla seconda stagione in Lega Pro e con un precedente in questo campionato a Carrara con vittoria per 2-0 dei rossoblù.

La società, con il presidente Sauro Notari e tutte le componenti, si è stretta attorno alla famiglia di Giampietro Rampini, ricordando che “oltre a essere un artigiano di lunga tradizione familiare e ad aver portato lustro alla sua città in contesti nazionali e internazionali, è stato un grande uomo di sport. La pallavolo eugubina l’ha visto prima giocatore e poi portare il suo contributo come allenatore e dirigente, devoto a una passione che lo ha sostenuto anche nei momenti di difficoltà. Dopo la tragica scomparsa del figlio Francesco, infatti, al quale aveva trasmesso l’amore per lo stesso sport, Giampietro ha saputo reagire dando vita al torneo di beneficenza Spirito di squadra, che ha visto la partecipazione di grandi nomi del panorama pallavolistico italiano. Eugubino che ha amato molto la sua città, santantoniaro appassionato, pallavolista e anche tifoso rossoblù”.