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Sauro Notari: “Questo Gubbio mi piace. E se diventiamo più cinici cresceremo. Di Gianni ha talento”

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Il presidente del Gubbio, Sauro Notari

Lo scossone per il Gubbio è arrivato con la prima vittoria al “Barbetti” fortemente voluta. Il passaggio obbligato era battere la Vis Pesaro per schiodare il fattore campo dopo due pareggi insipidi che avevano lasciato un po’ di delusione. Sauro Notari prende il meglio dall’ultimo risultato che fa salire in quota i rossoblù e ne ha parlato a Il Messaggero nell’edizione umbra di oggi, lunedì 25 settembre. Competere ai migliori livelli è quanto il patron chiede ai suoi, con la prospettiva lunedì prossimo 2 ottobre (nel posticipo alle 20.30) di misurare le ambizioni all’Adriatico contro il Pescara di Zeman.

Presidente, le piace la classifica?
“Sì, la ritengo buona. Penso che stiamo andando bene e dobbiamo essere soddisfatti. Siamo imbattuti, con due vittorie e tre pareggi. La strada intrapresa è quella giusta per essere protagonisti e io non avevo dubbi. Pensiamo a mantenere sempre i piedi per terra, guai a esaltarsi”.

Cos’ha lasciato la squadra vista con la Vis?
“C’è stata l’impostazione, si è vista evidente la mano di Braglia. Ha fatto scelte che mi sono piaciute e ha gestito bene tutta la partita. Ho il rammarico che bisogna essere più concreti nelle conclusioni se guardo a tutto quanto siamo riusciti a creare. Serve più cinismo in certe situazioni, dobbiamo crescere”.

Pesavano i due pareggi consecutivi al Barbetti?
“Ci stavano condizionando negativamente, siamo stati poco concreti e dovevamo superare l’ostacolo. Però questo campionato è davvero particolare, ci sono squadre costruite per vincere la classifica, con un grosso organico e che faticano parecchio, come l’Entella che si trova in fondo alla classifica. Non è detto che i nomi importanti portino i risultati, vediamo che si cambiano i piani e i tecnici quando certe cose non vanno. Per noi Braglia è importante, l’ho voluto e gli ho prolungato il contratto per andare avanti così”.

Il cambio di modulo è stato determinante?
“La grande capacità di questo allenatore è che in corso d’opera sa muovere al meglio le risorse tecniche. Sa come cambiare l’andamento di una partita, sa vedere dove va fatto il cambiamento e quando”.

L’esordio nei professionisti dell’attaccante Vincenzo Di Gianni, classe 2006, risorsa del vivaio, è un segnale?
“Questo è un ragazzo che vale, vogliamo fare tutto quello che si deve per legarlo ancora di più al Gubbio. Credo in lui, siamo stati d’accordo con il mister nel portarlo in prima squadra. Di Gianni nel tempo potrà dire la sua e ha davvero tutto per andare avanti”.

A Pescara cosa si aspetta?
“Tutte le partite sono importanti, ma questo è indubbiamente un test che vale davanti a un avversario di livello. Lassù però ci sono anche Torres e Carrarese, alle quali magari nessuno pensava. Si è alzato il livello del campionato, l’anno scorso per la promozione c’erano tre squadre mentre stavolta sono cinque-sei. La differenza la possono fare tanti fattori. Penso che andremo per fare come sempre, le nostre ambizioni sono note: mi piacerebbe stare più in alto possibile. Avremo un primo confronto che ci potrà dire di che pasta siamo fatti veramente”.