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Università dei Muratori, il presidente Giuseppe Allegrucci parla a VivoGubbio

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Giuseppe Allegrucci, presidente dell'Università dei Muratori

Giuseppe Allegrucci, 45 anni, è stato confermato alla presidenza dell’Università dei Muratori, Scalpellini e Arti Congeneri per il triennio 2024-2027. Questa è l’occasione migliore per conoscere da vicino la sua missione da compiere e il ruolo dello storico sodalizio che rappresenta.

Cosa si porta dietro del primo mandato?

“L’aver compreso ancora di più il valore di questa istituzione e l’onore di poterla rappresentare da presidente. Ringrazio per la fiducia tutti i soci e i consiglieri”.

Cosa vuol dire fare il presidente di questo storico sodalizio?

“Vuol dire sentire la responsabilità di tramandare nel giusto modo secoli di storia, sentire il dovere di essere utili a questa città, sia promuovendo iniziative che condividendo con la stessa città ogni azione che possa portare benefici. Significa avere l’onere e l’onore di trasmettere alle nuove generazioni che siamo tutti eredi di un patrimonio inestimabile che va compreso e tutelato, seguendo la direzione tracciata nel corso degli anni da chi mi ha preceduto”.

Quanti soci avete e come si sviluppano le vostre attività?

“Abbiamo circa 250 soci effettivi, oltre agli onorari e ai soci sostenitori. Le nostre attività spaziano dagli impegni per la Festa dei Ceri alla tutela e divulgazione del mestiere con corsi ed eventi correlati, sui quali abbiamo diversi progetti in cantiere”.

In città ci sono tanti lavori: l’Amministrazione Comunale vi ha consultato e segue le vostre indicazioni?

“Ci sono tanti lavori e direi per fortuna. Ci confrontiamo ma naturalmente non abbiamo potere decisionale. Il nostro intento è dare indicazioni e suggerimenti dettati dalla nostra esperienza, con particolare attenzione agli edifici del centro storico, sia pubblici che privati, che necessitano di interventi”.

Le piace la nuova pavimentazione di piazza Grande?

“I canoni degli interventi di restauro non contemplano il concetto del bello ma, soprattutto in luoghi come questo, prendono in esame l’impatto visivo, la storicità e la reversibilità. Esteticamente la piazza può essere gradevole perché rispecchia in gran parte il lavoro precedente al quale eravamo abituati”.

Avete delle idee e proposte per risanare alcune parti del centro storico visibilmente trascurate?

“Non ci vogliono idee per risanare il centro storico, bisogna lavorare come mestiere vuole, come la storia ci ha tramandato, come i nostri ‘mastri muratori’ e scalpellini ci hanno insegnato. Va da sé che tutto ciò potrebbe realizzarsi in modo più semplice e snello se le maestranze fossero esclusivamente locali”.

Che impronta le piacerebbe lasciare da presidente?

“Nessuna impronta, mi sto impegnando e continuerò a farlo per proteggere e promuovere quei valori puri e intramontabili che l’Università custodisce, così com’è sempre stato. Sicuramente farò di tutto per tutelare e tramandare l’arte muraria e dello scalpellino e far sì che queste figure rappresentino l’identità vera della Città di Pietra”.

Ci spiega la gestione degli Arconi del palazzo dei Consoli che sembrano diventati un ristorante?

“A me non sembra e se ci fosse qualcuno che dovesse avere questa impressione, lo inviterei a documentarsi prima di svilire e sminuire il lavoro che l’Università svolge a servizio della città. Durante il periodo dei Ceri vengono organizzati solo pranzi e cene collocati all’ interno della tradizione e della storia di questa nostra festa meravigliosa, evitando convivi fuori dalle regole e in contesti sbagliati. Gli Arconi sono la casa dei ceraioli e degli eugubini. Durante l’anno le sale vengono utilizzate e date in uso solo ad associazioni del territorio per ospitare manifestazioni ed eventi che danno lustro alla nostra città e mai per scopi privati. Dietro a tutto questo c’è il sacrificio e la dedizione dei nostri soci che garantiscono il corretto svolgimento degli eventi in maniera del tutto gratuita ed è triste e demotivante pensare che qualcuno dia spazio a certe illazioni. Dal canto nostro, noi ci adoperiamo per cercare di essere costantemente corretti e rispettosi della storia, le tradizioni e le persone, sicuri di agire sempre con l’unico obiettivo di essere al servizio della città”.