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Il Gruppo Misto ha incontrato Stirati. Pressing per il rimpasto. Il nodo dell’assessorato ai Lavori pubblici e la gestione della Gubbio Cultura

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Filippo Mario Stirati, sindaco di Gubbio

Un primo incontro c’è stato tra il sindaco Filippo Mario Stirati e il Gruppo Misto, con i cinque consiglieri comunali usciti dai Liberi e Democratici (LeD) come Giovanna Manca e Giorgia Vergari a fine gennaio poi raggiunti da Riccardo Biancarelli, Alessandro Brunetti e Rita Cecchetti. Sul tavolo c’è il rimpasto di giunta e non solo. Intanto, è stato stabilito che dopo Ferragosto si farà il punto della situazione tra Stirati e lo stesso Gruppo Misto, coinvolgendo al contempo anche gli altri tre gruppi di maggioranza (LeD, Scelgo Gubbio e Socialisti Civici).

E’ soprattutto una questione di poltrone con il riequilibrio tra le forze politiche. I LeD dovranno rinunciare a qualcosa dei sei incarichi che hanno a fronte di cinque consiglieri: detengono infatti la presidenza del Consiglio Comunale con Stefano Ceccarelli, quattro assessorati dalle deleghe pesanti con il vicesindaco Alessia Tasso (urbanistica e ambiente), Piergentili, Oderisi Nello Fiorucci (cultura e turismo) e Minelli. C’è poi Emilio Morelli, ripescato in Consiglio Comunale tra i non eletti dopo le prime nomine in Giunta dove nei LeD si sono liberati quattro posti, che è il presidente della prima commissione consiliare permanente (bilancio), e adesso anche capogruppo in aula del movimento dopo l’uscita di Biancarelli.

Sarebbe pronto il siluro per il giovane Valerio Piergentili, mentre si salverebbe Simona Minelli. Fa gola la delega ai lavori pubblici più che quella alle politiche giovanili, e allora ecco che il Gruppo Misto punta ad avere questo settore. Sono in calo le quotazioni di Leonardo Nafissi: potrebbe esserci una soluzione tra i consiglieri, con l’ingresso in Consiglio Comunale in quel caso di Mirko Pompei primo dei non eletti di LeD, oppure una figura esterna. Stirati si aspetta una rosa di nomi su cui poter scegliere.

C’è anche il nodo della società partecipata Gubbio Culturale e Multiservizi Srl, sempre condizionata dai debiti e con problemi di personale visto che al suo interno ci sono attivisti politici con l’amministratore Paolo Rocchi pressato dai politici perché intervenga energicamente. La questione è stata posta più volte da Scelgo Gubbio e potrebbe essere proprio il Gruppo Misto a chiedere il controllo politico di questa società partecipata senza pretendere un secondo assessorato. In questo caso i LeD perderebbero soltanto un posto in giunta e il resto rimarrebbe immutato con due assessori per Scelgo Gubbio (Giordano Mancini e Giovanna Uccellani) e uno per i Socialisti Civici Popolari (Gabriele Damiani), lasciando Ceccarelli alla presidenza del Consiglio Comunale per rivalutare semmai la presidenza della prima commissione.

Il Gruppo Misto è anche attivamente impegnato, soprattutto con Giovanni Manca e Giorgia Vergari, a seguire il dibattito interno al Pd per contribuire e incidere sul nuovo assetto della segreteria che uscirà dalla fase congressuale. Manca e Vergari erano usciti dal Pd l’anno scorso per candidarsi alle elezioni Comunali contro lo stesso Pd al fianco di Stirati: ora sono rientrati riprendendo la tessera e gestendo un pacchetto di tessere che potranno servire per determinare i nuovi eletti negli organismi dirigenti del partito. Si era parlato di un accordo tra Gianni Fabbretti, dato per candidato alla segreteria, e Manca: adesso però le due parti sembrano distanti e Manca percorre altre strade.