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Torrente: “Non rinuncio al 4-3-3. Il gioco c’è, il problema è che mancano i giocatori”

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Il tecnico Vincenzo Torrente (foto As Gubbio 1910)

Torrente va avanti con il 4-3-3 e gli uomini contati (sono partiti in diciotto ed è rimasto a casa Gomez positivo al coronavirus), per affrontare il Sudtirol di Vecchi oggi a porte chiuse allo stadio Turina di Salò (ore 15) vista l’indisponibilità del campo degli altoatesini. Il virus si è fermato all’attaccante argentino (che viene seguito dalla Usl insieme agli altri tre addetti positivi del gruppo squadra e ai due calciatori dell’Under 17) per la negatività dei tamponi degli altri giocatori. Il Gubbio ha mosso la classifica nel turno infrasettimanale con l’Arezzo (1-1 beffardo per il pareggio degli aretini nel finale) e ora sfida il Sudtirol che invece viaggia forte avendo infilato due vittorie a Salò (con Ravenna e Fermana) e un pareggio (a Macerata col Matelica mercoledì scorso). C’è un ex per parte, il portiere rossoblù Cucchietti e il trequartista Casiraghi che a Gubbio ha collezionato 137 presenze e 21 gol ed è alla seconda stagione con gli altoatesini.

L’allenatore sottolinea come l’organico così ridotto sia un freno alle ambizioni che lui ha inteso ridimensionare, anche se la squadra sta facendo del suo meglio: «Stiamo facendo bene a livello di gioco – dice Torrente -, le prestazioni ci sono state, però ci manca qualche punto. Ora affrontiamo una squadra forte e ambiziosa che sta dando continuità al progetto tecnico avendo migliorato la rosa e con lo stesso allenatore. Ha forza fisica e qualità con ottime individualità, specie in attacco. Abbiamo un giorno di riposo in meno rispetto al Sudtirol e la trasferta è lunga. Casiraghi? Sicuramente è un ottimo giocatore, come del resto ce ne sono altri in un organico costruito bene e nel contesto di un percorso di anni. Noi daremo il massimo per ottenere il meglio. Il coronavirus ci condiziona, abbiamo perso un giocatore importante, questo dovevamo metterlo in preventivo e allestendo il gruppo non l’abbiamo fatto».

Sul modulo la presa di posizione è netta perché al momento sono escluse rivoluzioni particolari come il ritorno al 3-5-2 che la stagione scorsa è stato decisivo per la salvezza: «Questa squadra ha un’identità e quando Torrente è stato preso si conosceva la sua filosofia. Poi è chiaro che se serve ci si adatta, ma sul piano tattico non vedo perché cambiare quando le cose funzionano. Il problema è che ci mancano i giocatori per completare la rosa a ventidue».

Arbitra Niccolò Turrini di Firenze, alla seconda direzione in Serie C dopo Juventus Under 23-Pro Sesto finita 2-1 lo scorso 28 settembre (guardalinee Mario Pinna di Oristano e Benedetto Torraca di La Spezia, quarto uomo Marco Maria Di Nosse di Nocera Inferiore).