Assolto perché il fatto non sussiste: si è conclusa così la vicenda giudiziaria di un noto commerciante eugubino di elettrodomestici dopo un processo di primo grado durato sei anni. Lo rivela il Messaggero nell’edizione umbra di oggi, mercoledì 19 ottobre.
Il commerciante, assistito dall’avvocato Tiziana Zeppa, è stato coinvolto in una storia di ricettazione con un’accusa caduta in giudizio.
I fatti: un uomo di Sigillo, nel frattempo deceduto, si era presentato in un negozio proponendo al titolare di prendere il proprio televisore per averne un altro da dare alla madre. Aveva lasciato il tv color in cambio di denaro e sarebbe poi tornato a prenderne un altro. Ma quest’uomo è finito in carcere perché quel televisore era risultato rubato e le indagini avevano conseguentemente tirato dentro pure il commerciante che ne era entrato in possesso. L’avvocato Tiziana Zeppa è riuscita a dimostrare che il commerciante era completamente estraneo al furto del televisore e che l’accordo con il sigillano era avvenuto alla luce del sole rispettando le regole e che dunque l’accusa di ricettazione era da rigettare.
Il giudice ha accolto la tesi della difesa e la vicenda si è chiusa con l’assoluzione con formula piena.
