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Discarica di Colognola, Lega all’attacco: «Il Comune non vuole accertare le responsabilità per i mancati accantonamenti»

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La discarica di Colognola

Nessuna risposta concreta dall’Amministrazione Comunale circa il futuro della discarica di Colognola e le responsabilità per i mancati accantonamenti per la sua chiusura: la denuncia viene dai consiglieri comunali Michele Carini e Sabina Venturi della Lega.

«Abbiamo presentato un’interrogazione alla Giunta Stirati – spiegano i due consiglieri leghisti – chiedendo se sussistano responsabilità politiche per i mancati accantonamenti previsti dalla legge per la chiusura e gestione post mortem della discarica di Colognola. L’assessore e vicesindaco Alessia Tasso ha preferito non rispondere e ha di nuovo rimarcato come i cittadini eugubini e umbri dovranno economicamente contribuire nell’operazione di gestione della discarica attraverso il coinvolgimento di Auri e della Regione Umbria. L’assessore dimentica, tuttavia, che la discarica è di proprietà e gestione del Comune di Gubbio, come ricordato dall’assessore Morroni in seguito all’interrogazione del consigliere regionale leghista Valerio Mancini, i conferimenti degli altri Comuni sono stati regolarmente pagati all’ente e quindi non spetta ad Auri o alla Regione intervenire. Giocare al rimpallo di responsabilità non è pratica da buona amministrazione. La dura critica politica del vicesindaco Tasso nei confronti di chi nel lontano passato amministrava la città e non l’ha inserita nel precedente Piano regionale rifiuti, è di fatto una autocritica della sinistra e la dimostrazione di come per decenni la città sia stata mal gestita da governi guidati da una visione dettata da logiche elettorali a breve termine e non da scelte lungimiranti indirizzate al bene comune. Singolare – concludono i consiglieri Carini e Venturi – come la sinistra che a parole si dice attenta a dinamiche ambientaliste, poi nei fatti si disinteressi completamente della gestione di una discarica ormai chiusa che necessita di manutenzione e sorveglianza per evitare il disperdersi degli agenti inquinanti».