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Neanche il coronavirus ferma la discarica di Colognola

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Deposito di rifiuti alla discarica di Colognola: la foto è stata scattata il 30 aprile 2020

“Zitti zitti, qui continuano a scaricare imperterriti!”. La battuta che circola è anche un allarme e c’è di mezzo, tanto per cambiare, la discarica comunale di Colognola, il tormento di sempre tra il deposito continuo di rifiuti, la situazione igienica e i risvolti economici ricordando quando negli anni d’oro veniva considerato il bancomat dei sindaci che a Gubbio gridavano allo scandalo distogliendo i cittadini su altre battaglie ambientali.

Neanche il coronavirus ferma la discarica di Colognola che resta il privilegiato centro di raccolta dei rifiuti di ogni genere e da ogni dove, con ripercussioni sulla salubrità ambientale soprattutto nella zona dove il fetore prende il sopravvento in alcuni momenti della giornata. L’allarme viene lanciato puntualmente soprattutto dai residenti della zona che hanno fatto esposti e segnalazioni, anche alla magistratura, sulla situazione in quel lembo di terra eugubina dominato dall’immondizia. “Con la scusa del virus chi deve controllare non può uscire? Forse si approfitta della situazione”, denuncia chi non perde occasione per monitorare la situazione facendo circolare anche il materiale fotografico, come la foto che riportiamo ed è stata scattata ieri mattina.

Le preoccupazioni sono generali e i disagi li vivono sulla propria pelle soprattutto gli abitanti della zona che si sono mobilitati e confidano sull’intervento degli organismi di tutela ambientale per un monitoraggio continuo e della magistratura per verificare la legittimità della gestione. “Chi verifica le quantità e soprattutto cosa ci buttano?”, si chiedono i residenti decisi a dare battaglia.