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La maggioranza di Stirati invita chi ha preso parte agli assembramenti a contattare la Usl

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Una immagine di corso Garibaldi nel pomeriggio del 15 maggio

Sulle vicende del 15 maggio e le polemiche che non si fermano, intervengono i gruppi consiliari di maggioranza in una nota firmata dai capogruppo Riccardo Biancarelli (Liberi e Democratici), Mattia Martinelli (Scelgo Gubbio), Francesco Zaccagni (Socialisti Civici Popolari) e Giorgia Vergari (Gruppo Misto). “Come gruppi politici che sostengono la Giunta del sindaco Stirati – spiegano -, abbiamo atteso rispettosamente il trascorrere del 15 e 16 Maggio più dolorosi e surreali degli ultimi 75 anni per la nostra comunità. Da eugubini abbiamo aspettato a dire la nostra, anche per non affiancarci al calderone di opinioni a caldo, prese di posizione e sparate dei nuovi e vecchi sciacalli della politica locale. Altri, i profeti del tanto peggio, tanto meglio ipotizzano una Gubbio Zona Rossa per cavalcare il rancore e la paura, dimenticando che non bastano le foto o i video per determinare risvolti epidemici, ma sono necessari risultati di test sierologici o tamponi. A tale riguardo, a scopo prevenzionistico, invitiamo tutti coloro i quali abbiano preso parte ad assembramenti, a contattare la Usl per sottoporsi volontariamente ai test ora disponibili, in modo da salvaguardare la salute propria e quella degli altri, così come suggerito dall’ordinanza del sindaco di ieri pomeriggio. Il sindaco stesso ha inoltre garantito che i responsabili di assembramenti, di violazioni delle disposizioni sanitarie e anche di altri ipotetici reati, saranno individuati e sottoposti a quarantena, oltre che segnalati all’autorità giudiziaria. Come Amministrazione Comunale, abbiamo il dovere di garantire la tutela della stragrande maggioranza dei nostri concittadini, i quali hanno rispettato l’ordinanza e la legge, adottando comportamenti responsabili da mesi e sopportando in alcuni casi anche grandissimi sacrifici sociali ed economici. Sbollita la rabbia e la delusione per aver assistito a sceneggiate che hanno leso l’immagine di Gubbio, rischiando altresì di rendere vani tutti i sacrifici, tra cui l’aver rinunciato alla nostra più profonda tradizione, non possiamo tuttavia tollerare una caccia alle streghe che divida ulteriormente la comunità. Ogni procedura deve essere approfondita, seria, rapida e incisiva per tutelare la cittadinanza. Su questa linea saremo intransigenti”.