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Allarme inquinamento al canale idrico di Raggio. Verifica di Arpa dopo le segnalazioni delle guardie ambientali

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Allarme inquinamento al canale idrico della frazione di Raggio,
a ovest del territorio eugubino, posto a pochi metri dal pozzo di
captazione dell’acquedotto comunale. Arpa ha deciso di sospendere i
lavori dopo l’intervento delle guardie del Wwf e Nogez. Ne dà notizia il
Wwf di Perugia sulla propria pagina Facebook. Il canale potrebbe essere
stato messo in pericolo – spiega l’associazione ambientalista – dai
lavori condotti  per la bonifica e deflusso delle acque dello stesso
canale con le disposizioni immediate assunte da Arpa. Alcuni escavatori
– riferisce il Wwf di Perugia – avevano da pochi giorni iniziato la
bonifica e drenaggio del canale di Raggio senza però provvedere alla
caratterizzazione del rifiuto presente, ovvero di quello asportato e
depositato lungo le sponde del canale ed anche scaricato in maniera
incontrollata nei terreni circostanti. Il tempestivo intervento delle
guardie di tutela ambientale ha permesso di far emergere ed evidenziare
subito la possibile – anzi probabile secondo l’associazione – pericolosa
interferenza con la falda superficiale e il pozzo di prelievo
dell’acquedotto comunale di Gubbio, posto a poche decine di metri. Viene
fatto riferimento all’odore percepito dai fanghi asportati e depositati
sulle sponde e sparsi nei campi circostanti, ritenendo non proprio
rassicurante il pungente e caratteristico odore di solventi o
idrocarburi chiaramente percepibile. Ma a parte la sostanza degli
inquinanti con l’eventuale pericolosità e presenza nei fanghi, è
obbligatorio per il Wwf prima di procedere alla rimozione e deposito nei
campi circostanti, procedere alla loro caratterizzazione da effettuarsi
in più punti e nelle diverse fasi dei lavori, tanto più come afferma il
geologo eugubino Ubaldo Emanuele Scavizzi, quando è possibile una
pericolosa interferenza con la falda affiorante e, oppure, la possibile
cessione alla stessa per infiltrazione dei potenziali inquinanti
presenti. Le guardie del Wwf, con l’ausilio di un drone e attrezzature
specifiche, hanno effettuato rilievi, foto, riprese aeree e
campionamenti, assumendo alcune informazioni sul posto fino ad allertare
l’Arpa per il mancato rispetto del protocollo e le procedure
d’intervento, lavorazione e sicurezza di questa opera di bonifica.
L’opera di bonifica vede una contropendenza costruttiva-progettuale
negativa, la quale  impedisce alle acque meteoriche e di scarico di
defluire normalmente, allagando i campi circostanti come avvenuto anche
recentemente. Il Wwf di Perugia richiama una maggiore cautela e il
rispetto delle norme per il fatto che a 30-40 metri dai lavori in
esecuzione è posto il principale pozzo d’approvvigionamento di acqua
potabile della città di Gubbio, criticando l’aspetto di non aver
provveduto a conoscere le eventuali sostanze pericolose e tossiche,
depositate nei fanghi ormai da anni. Aspettando i riscontri, viene
chiesto al sindaco Filippo Mario Stirati di tenere informata la
popolazione.