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Nuovo distributore sulla Pian d’Assino: ordine del giorno di Goracci per ridiscutere l’operazione

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L'ex sindaco Orfeo Goracci

Non si allenta la pressione politica attorno al progetto della nuova stazione di servizio sulla variante cittadina verso ovest della strada statale “Pian d’Assino”. Il consigliere comunale Orfeo Goracci, dopo aver scritto all’Anas e al sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, riporta la vicenda in Consiglio Comunale presentando un ordine del giorno affinché venga ridiscussa l’operazione.

L’ex sindaco ha parlato di “risposta evasiva dicendo cose fuori dalla realtà” riferendosi alla risposta a una sua interpellanza da parte del vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Alessia Tasso, che ha presieduto i lavori della Commissione Edilizia che ha dato parere favorevole con due posizioni contrarie. “Sono state rese pubbliche foto – scrive Goracci nell’ordine del giorno – che inequivocabilmente fanno vedere il forte impatto visivo della paventata nuova realizzazione della stazione di servizio sulla città storica. E’ opportuno ribadire la nostra contrarietà a ogni opera che vada a compromettere la visuale sulla parte monumentale della città all’interno della circonvallazione originaria, ricordando che da sempre l’Amministrazione Comunale ha impedito la realizzazione di un impianto identico proprio per l’impatto visivo, mal si comprende il perché sia possibile in tempi di maggiore sensibilità ambientale stendere un tappeto rosso a progetti del genere”.

Nell’ordine del giorno viene riportato anche “l’eventuale realizzazione contrasta chiaramente con quanto indicato dalle Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale, secondo cui gli impianti di distribuzione dei carburanti non devono impedire, neanche parzialmente, la vista dei beni di interesse storico , artistico, architettonico o contesti di valore ambientale, né costituire elemento di sovrapposizione e di interferenza con particolari aggregati urbani di pregio ambientale”.

Goracci ha anche riferimento al fatto che “decine e decine di cittadini hanno espresso forte contrarietà al progetto, stessa cosa hanno pubblicamente dimostrato le associazioni di categoria”, fino a evidenziare che “la sostenibilità ambientale e paesaggistica era uno dei punti fondanti del programma elettorale su cui il sindaco è stato rieletto”.

L’ordine del giorno invita il Consiglio Comunale a impegnare il sindaco Stirati “nel rispetto dei poteri conferiti dalla legge ad attivare procedure di verifica e cautela sull’atto della commissione edilizia e di esercitare una moral suasion sugli attori in campo per cercare di ottenere un finale alternativo a questa vicenda che rischia di diventare una vera e propria ferita perenne per la città”.