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Luca Morelli dal B&B alla trincea del Covid Hospital a Milano nel suo romanzo “Rockilience – La vita di un infermiere rock”

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La copertina del romanzo di Luca Morelli

Una storia di coraggio e generosità quella che Luca Morelli racconta nel romanzo “Rockilience – La vita di un infermiere rock”. C’è tanto di autobiografico con qualche passaggio di fantasia che non perde però mai di vista la realtà e la sostanza dell’esperienza personale di questo imprenditore che al culmine della prima ondata della pandemia ha deciso di andare a Milano, in piena zona rossa, in un Covid Hospital per essere di aiuto agli altri, tornando a fine emergenza alla propria attività. Una scelta forte e precisa quella di passare dal bed & breakfast alla trincea, in mezzo a quanti lottano in prima linea contro il Coronavirus.

“Una scelta di vita – racconta Morelli -, di quelle toste che all’improvviso vuoi fare perché senti di dover fare di più e dare agli altri qualcosa di te, decisa nel giorno in cui scopri il sacrificio di tanti colleghi infermieri”. Così ha fatto un cambio drastico: lasciare l’attività ricettiva eugubina di famiglia, il B&B Dimora Morelli, per salire a Milano, alla Fondazione Don Carlo Gnocchi, ad assistere i degenti usciti dalla crisi più acuta della malattia. L’hanno spinto la ferrea volontà di dare una mano e il coraggio di mettersi in gioco tornando alla sua precedente professione di infermiere, abbandonata a un certo punto qualche anno fa per percorrere altre strade e poi volutamente ritrovata nell’emergenza sanitaria.

Il romanzo, in versione cartacea ed eBook su Amazon, conquista il lettore per gli spaccati di vita vissuta uniti ai sentimenti e alla tricea del quotidiano. “Non è stato facile portare a termine quest’opera – spiega Morelli -, da quando è nata l’idea non avendo esperienza come scrittore, ero come un bambino che doveva imparare a muovere i primi passi per camminare. Sono riuscito a portare a compimento questo percorso anche grazie a tutte le persone che a vario titolo sono state coinvolte e mi hanno aiutato a realizzare il progetto, a cominciare dai genitori e mio fratello per il loro esempio e i valori che mi hanno trasmesso, e per aver sempre sopportato il mio aspetto eclettico e borderline”.

La prefazione è curata da Pierfrancesco Pensosi, giornalista di RaiNews 24 che si occupa della rassegna stampa nazionale e internazionale per la testata televisiva dopo aver collaborato in passato alla progettazione del portale di Raiclick e Rainet, con esperienze al Corriere della Sera e di insegnante di teorie e tecniche dei nuovi media alla Facoltà di lettere e filosofia dell’università di Perugia.