Corriere della Sera, Repubblica, Messaggero e tante altre prestigiose testate italiane stanno rendendo omaggio in queste ore al popolare regista Mariano Laurenti, scomparso novantaduenne nella sua casa di Gubbio dove viveva da 15 anni dopo aver lasciato Roma, circondato dall’affetto dei familiari.
Laurenti ha segnato la storia del cinema italiano avendo collaborato e diretto attori di chiara fama, da Totò a Lino Banfi, Edwige Fenech, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Nino D’Angelo, Renzo Montagnani. Ha diretto lui il primo film dell’attrice umbra Laura Chiatti.
Nel suo destino Gubbio c’era fin dai primi anni Settanta, ricordando quando ne fece il set del film “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda” che costò 90 milioni di lire per incassarne 640 al botteghino con la Fenech e Pippo Franco. Il film, uscito nel 1972, era vietato ai minori di 18 anni e nel 1990 venne tagliato in alcune parti per rimuovere la restrizione d’età.
E’ stato anche mentore del cantante e attore napoletano Nino D’Angelo dirigendo i film “Un jeans e una maglietta”, “La discoteca”, “Uno scugnizzo a New York” e “Pop corn e patatine”.
In tanti lo stanno ricordando e mandano segnali alla famiglia. Cordoglio è stato espresso anche dal sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati, che nell’ottobre 2016 volle dedicargli una giornata per aver scelto la città come buon ritiro. In quella occasione venne a festeggiarlo Lino Banfi, amico di una vita per la decina di film girati sotto la sua direzione.
L’ultimo saluto sabato 8 gennaio, alle ore 11, nella chiesa di San Secondo per poi riposare nel civico cimitero.
