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Decolla la startup Uxfor che punta a vivere il futuro nel presente

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Presentazione pubblica nella sala Ex Refettorio della biblioteca comunale Sperelliana, sabato scorso 15 aprile con tante presenze, della startup EduTech innovativa a vocazione sociale UXfor fondata dagli eugubini Gloria Chiocci e Davide Lispi insieme al torinese Edoardo Benedetto. L’obiettivo è quello di trasmettere le basi e le metodologie dell’ User Experience Design attraverso due progetti: UXforKids (7-13 anni) e UXforTeen (14-17 anni) con cui gli alunni possono apprendere tutte le competenze di una professione in costante crescita.

Secondo l’ultimo rapporto 2020 del World Economics Forum, il 65 per cento dei bambini che in questi anni frequenta la scuola primaria svolgerà in futuro una professione che ancora non esiste o che sta muovendo i primi passi come quella dell’User Experience Design, per cui è stimato che occorreranno 100 milioni di nuovi professionisti (fonte: Nielsen Nomen Group). Tra gli obiettivi principi del progetto, infatti, anche quello di sensibilizzare sul tema della dislessia (DSA) per aiutare tutti quegli studenti che necessitano di modelli di apprendimento diversi, fornendo metodologie più creative, inclusive e collaborative. La storia di Gloria è proprio quella di una ragazza che grazie alla messa a terra di un suo metodo è riuscita a superare le difficoltà. “Un modo – ha detto lei stessa – per aiutare la me stessa del passato a vivere meglio la scuola e lo studio. Per il prossimo futuro l’obiettivo è quello di creare la prima conferenza e il primo campo estivo italiano sull’ User Experience Design per bambini e ragazzi.”

Un’ora e trenta di presentazione in cui, per la prima volta, hanno parlato anche i ragazzi e le ragazze del team provenienti da tutta Italia: Alice Pischedda (UX e Graphic Designer), Caterina Panfili (Copywriter), Davide Brugnoni (Photographer e Videomaker) e Andrea Lucci (Illustratore). Del team fanno poi parte anche Giuseppe Pipicella (Lawyer) ed Elena Renon (Blogger), purtroppo non presenti in sala. Soddisfatto si è detto anche il co-fondatore Davide Lispi che supporta la startup nella creazione del business plan. Davide in realtà vive e lavora a Londra ma ha scelto di supportare nel suo tempo libero la crescita di UXfor da distanza “sia per supportare ed investire in un’iniziativa che parla di territorio che nasce in Umbria ma dà la possibilità a tutti di conoscere le nuove opportunità lavorative del futuro sia per la base educativa del progetto che punta ad insegnare ai bambini una nuova professione. Credo che in Italia e in Europa ci sia un forte gap tra la domanda di professionalità e l’offerta formativa. La startup vuole provare a colmarlo. Importante poi è anche il tema della leadership femminile per dimostrare che con l’istruzione e la volontà tutto è possibile.” Centrale anche il tema della sostenibilità.

La startup ha due sedi: una a Milano e una a Gubbio ma ha importato il suo lavoro totalmente da remoto. “Quello di UXfor – ha detto il co-fondatore e UX Designer Edoardo Benedetto purtroppo non presente all’evento – è un progetto fondamentale per le nuove generazioni, sulle quali può avere un impatto davvero importante. Questo perché il progetto è incentrato su un argomento sensibile a cui pochi fanno attenzione. Poter avere persone di talento come Gloria al fianco di tanti studenti – così aiutati a crescere e ad apprendere – è sicuramente un grande punto di forza.” 2 In UXfor un ruolo centrale rivestono le aziende che grazie a progetti di Corporate Society Responsibility (CSR) possono sostenere la formazione di una classe o di una scuola così da permettere ai Dirigenti Scolastici di accogliere UXforKids e UXforTeen nelle classi dei propri istituti ed usufruire dei percorsi formativi senza oneri per la scuole. Le aziende interessate, se lo desiderano, possono candidare una scuola del proprio territorio e oltre a questo ricevere delle sessioni di formazione online. Le attività di formazione che vengono erogate agli studenti sono d’aiuto anche per chi già ha iniziato un percorso professionale in quanto aiutano a migliorare la produttività e l’organizzazione, seguendo un approccio ad oggi non insegnato durante il canonico percorso scolastico o nelle classiche formazioni aziendali.

Il primo imprenditore ad avere creduto in UXforKids è stato Marcello Edera, CEO della New Font che ha scelto di adottare le classi della scuola di Semonte perché è proprio la scuola dove lui stesso ha frequentato le elementari e che è ubicata nello stesso territorio dove ha sede la sua azienda: “siamo orgogliosi di aver scelto di investire in questo progetto. Ormai tutti noi siamo consapevoli di aver bisogno di un cambiamento che può essere fatto soltanto partendo dalle basi e quindi dalle scuole”.

La seconda classe è invece stata adottata dalla Cvr di Stefano Barbetti che per motivi personali non è potuto essere presente alla conferenza di sabato sera ma ha portato i saluti di tutta l’azienda con sede nella frazione del Comune di Gubbio. A intervenire anche il sindaco Filippo Mario Stirati: “progetti come questi innalzano il vessillo dell’operatività della città. Io credo che dobbiamo abituarci ad uscire dalla dimensione del piagnisteo che troppo spesso caratterizza la nostra comunità. Credo che quando si è in presenza di azioni dettate dalla volontà di cambiamento e innovazione sia sempre una grande vincita per tutti. Questi sono bellissimi segnali di speranza e di futuro, anche dal punto di vista occupazionale e a questi dobbiamo credere con grande convinzione. Accogliamo la startup con grande soddisfazione e con la volontà di sostenerla. Non meri spettatori dunque ma veri e propri sostenitori”.

Ad argomentare ulteriormente la tematica, le testimonianze dei tre dirigenti scolastici che nel territorio eugubino hanno già accolto il progetto. Entusiasta si è detta la professoressa Francesca Pinna, dirigente scolastico del primo circolo “Giacomo Matteotti” e della scuola Secondaria di I grado “Mastro Giorgio-Nelli”. Ha detto: “Chiunque lavori nella scuola deve aprirsi alle nuove tecnologie, l’apprendimento è del tutto cambiato e la scuola deve adeguarsi. Io come dirigente scolastico valuto la flessibilità che l’innovazione tecnologica è in grado di trasmettere agli alunni. Portare UXforKids a scuola è stato semplice: i ragazzi amano tutto ciò che li stimola in modo diverso rispetto alla lezione tradizionale, soprattutto se riguarda il loro spazio, quello in cui vivono gran parte del loro tempo e che spesso la scuola gli impedisce di portare in classe. Credo che sia necessario estendere questo progetto a più classi possibile ed è questa secondo me la vera sfida.” Toccante il discorso della professoressa Luigina Dongiovanni, dirigente scolastico del terzo circolo San Martino e della scuola in cui Gloria Chiocci ha trascorso i suoi anni da studente accompagnata, all’epoca, da una macchina da scrivere rossa che era l’unico supporto che l’istituto poteva mettere a sua disposizione per evitare di sbagliare potendosi correggere e migliorare, oggi invece è proprio lei l’aiuto. “Quando ho conosciuto Gloria il suo enorme desiderio era quello di poter presentare il suo progetto nella scuola che l’ha vista alunna tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Oggi Gloria rappresenta un pezzo di quell’Italia di provincia che ha reso grande e conosciuto in tutto il mondo il made in Italy. Non si deve essere una mente eccelsa ma semplicemente credere nelle proprie possibilità. Le istituzioni non possono che dare fiducia ai giovani, speranza ai bambini e alle bambine; non bisogna convincerli a fare, bisogna che siano educati a fare ricevendo fiducia e sostengo morale, psicologico e anche materiale che è tra l’altro garantito dalla nostra Costituzione. Gloria rappresenta la storia in cui non ci deve essere per forza un cattivo da sconfiggere per vincere, ma quella storia in cui contando sulle proprie capacità si realizza un sogno. Oggi la disgrafia, la dislessia e la discalculia sono problemi che si trovano nelle scuole quotidianamente ma mi piace definirle delle possibilità da cogliere per trovare metodi alternativi. Ogni giorno collaboriamo con psicologi e logopedisti per sostenere i progressi dei nostri studenti.” Per il professor David Nadery, dirigente scolastico dell’istituto “Cassata-Gattapone” con un indirizzo interamente dedicato all’informatica e alla tecnologia: “E’ importante avere UXforTeen all’interno della nostra scuola perché io credo che sia il linguaggio dei giovani semplice e fruibile ed è bene che anche le scuole lo apprendano. Ciò che mi interessa sottolineare è la potente spinta generazionale che si sente da questi ragazzi a cui auguro il meglio”.

Luca Colaiacovo, presidente di Confindustria Umbria dell’eugubino-gualdese, ha inviato un saluto ringraziando Gloria “in quanto ragazza eugubina che è riuscita a realizzare il suo sogno, anticipando discipline universitarie allora poco conosciute e scommettendo su di esse. Spero che con il suo entusiasmo riesca a trasmettere a tutti i suoi allievi la sua visione di futuro”.

Suggestivo l’arrivo sul palco di alcuni alunni della classe 3B di San Martino che hanno partecipato alle giornate di formazione in aula con Gloria Chiocci e che si sono detti davvero felici di averla conosciuta. L’idea di Gloria è nata nel 2015 e ad oggi ha già aiutato oltre 1000 bambini italiani a conoscere i metodi della professione come il Brainstorming, il Mind Mapping e l’Empathy Map con oltre 50 workshop ed eventi online e offline in otto Paesi. Le persone e i loro bisogni sono al centro di un progetto che comprende cinque obiettivi dell’Agenda 2030: istruzione di qualità, parità di genere, lavoro dignitoso e crescita economica, imprese innovazione e infrastrutture, la vita sulla terra. I progetti non vengono svolti solo in presenza ma si possono attivare anche in modo digitale per singoli o piccoli gruppi attraverso i programmi EduTech. UXforKids e UXforTeen sono presenti a livello territoriale già in Lombardia, Lazio e Umbria, attraverso workshop e hackathon per far conoscere la Ux Design. Tra le sedi capofila oltre a Gubbio anche l’istituto Colombo di Roma e il liceo Bilingue János Xántus di Budapest con un programma sperimentale svolto totalmente da remoto. Il primo hackathon si è svolto il 20 gennaio a Milano, dove gli studenti hanno realizzato un prototipo di un’app per aiutare il mondo degli adulti a praticare una corretta raccolta differenziata.