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Braglia: “Non si può fare calcio così, torniamo in campo dopo poche ore”. Udoh, Corsinelli e lo stesso tecnico squalificati

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Piero Braglia

Il Gubbio è rientrato da Alessandria, dopo il 2-2 contro la Juventus Next Gen, soltanto a tarda notte e domani (lunedì 4 marzo) farà la rifinitura preparando il turno infrasettimanale con l’Arezzo al “Barbetti” di martedì 5 marzo alle ore 20:45. “Non mi sembra normale fare calcio in questo modo – ha sbottato Piero Braglia questa mattina (domenica 3 marzo) in conferenza stampa -, si fa una grossa fatica a preparare una gara così ravvicinata, almeno in certe situazioni dovrebbero dare un giorno in più per recuperare. Abbiamo fatto 12 ore e mezza di pullman in un giorno, poi dicono che la gente si allontana dal calcio. Si sta giocando negli orari più strani, dovrebbero fare le cose seriamente”.

Contro la Juventus Next Gen c’è stata la sorpresa della difesa a tre, con la quale il Gubbio oggettivamente ha vinto poche volte, ma domani si dovrebbe tornare all’antico con il 4-3-2-1: “La Juve ha gli esterni forti e riempie l’area, per cui ho risposto schierandoci in una certa maniera. Siamo stati ingenui, poi la reazione c’è stata, con il passaggio pauroso di Chierico per Udoh, cose che non si vedono in queste categoria. Con l’Arezzo vedremo l’assetto, dipende soprattutto da chi avremo a disposizione”.

Braglia sarà ancora una volta costretto in tribuna per squalifica e De Simone in panchina vuole spezzare l’incantesimo, dal momento che quando l’ha sostituito non è andato oltre quattro pareggi e altrettante sconfitte: “Se lui capisce certe cose può fare l’allenatore sul serio. Il suo problema è che s’arrabbia più di me. Ha delle idee, è un ragazzo che può fare questo mestiere. Deve smettere di fare il permaloso, non è sempre tutto bianco o tutto nero. L’espulsione ad Alessandria? Se io faccio una battuta a un mio giocatore e c’è chi travisa non posso farci nulla. Stavamo festeggiando il 2-2, si scherzava e sono stato frainteso non so da chi. All’arbitro ho cercato di spiegare il motivo, non ce l’avevo con nessuno”.

L’Arezzo ha vinto all’andata con un gol di Guccione all’88’ dopo un rigore sbagliato da Mercadante e le espulsioni di Chierico e Portanova: “Indiani è uno fortunato, glielo dico e gli voglio bene. Verranno a vincere, hanno giocatori offensivi importanti. È una squadra forte, costruita bene che da neopromossa basta guardare dove sta. Servirà una grande partita per fare risultato”.

Braglia non perde di vista le prospettive: “Il nostro obiettivo è diventato divertirci e rompere le scatole agli altri. La salvezza l’abbiamo ottenuta da un po’ di tempo e siamo davanti ad avversari dal nome altisonante. Dobbiamo essere contenti di ciò che stiamo facendo, non è così scontato avere certe posizioni in classifica. Questa squadra è da decimo posto in su e lo confermo”.