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Niente bagno di folla per Stefano Bonaccini che trova una piccola sala con solo parenti e politici

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Poche presenze, soprattutto politici e parenti, all'incontro con Stefano Bonaccini presidente del Pd per l'apertura della campagna elettorale di Alessia Tasso

La politica non è più come una volta che attrae, specie quando arriva un big nazionale, o prevede il coinvolgimento con gli arruolamenti d’occasione utilizzando auto e pulmini per portare gente agli incontri elettorali.

Dev’esserci rimasto malissimo Stefano Bonaccini, presidente del Pd e presidente della Regione Emilia Romagna, quando nel pomeriggio di oggi (martedì 2 aprile) arrivando alla Società Operaia di Mutuo Soccorso, accompagnato dal segretario regionale del partito e consigliere regionale Tommaso Bori, nel locale su via Vantaggi ha trovato una sala piccola e con diverse sedie vuote per l’apertura ufficiale della campagna elettorale di Alessia Tasso, vicesindaco uscente candidato a sindaco di LeD, Pd, 5 Stelle e Socialisti.

In una città a forte tradizione di sinistra, sicuramente Bonaccini si aspettava un’accoglienza diversa. Si è trovato di fronte praticamente un comitato elettorale e poco più. Prima di entrare nella sala ha trovato ad accoglierlo Alessia Tasso e il segretario del Pd eugubino, Massimiliano Grilli.

Non poteva oltretutto sapere che c’erano soprattutto politici locali e parenti di politici della coalizione, con in prima fila soprattutto quelli che puntano a un posto se la Tasso verrà eletta (su tutti l’assessore uscente Simona Minelli). Non c’erano per impegni i consiglieri comunali Mauro Salciarini e Rodolfo Rughi del Movimento 5 Stelle, ma un paio di grillini attenti in platea che non hanno avuto la tentazione di chiedere a Bonaccini cosa ne pensasse di quando il movimento accusava il Pd di essere il partito di Bibbiano (che sta proprio in Emilia Romagna con la nota vicenda) e delle banche.