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Processo Trust, in aula è battaglia sui dirigenti

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Orfeo Goracci

E’ sempre battaglia sui premi ai dirigenti al processo Trust, sui presunti abusi di potere dell’ex sindaco Orfeo Goracci, in corso al tribunale di Perugia. Anche ieri pomeriggio, nell’udienza presieduta dal giudice Mariella Roberti cominciata in ritardo e durata circa due ore e mezzo, c’è stato un altro confronto serrato sulla posizione di Nadia Minelli, inizialmente nominata con incarico fiduciario da Goracci e poi scaricata – secondo l’accusa – per non aver assecondato i piani del sindaco e della giunta sugli avanzamenti di carriera di Nadia Ercoli, sorella dell’ex vicesindaco Maria Cristina Ercoli che è tra gli imputati come la stessa sorella. E’ stato ascoltato solo l’ultraottantenne Alfredo Maria Brofferio, presidente del Nucleo interno di valutazione (Niv). Ci sono due questioni: la pesatura dei dirigenti demandata al Niv per il 70 per cento e fondata sul raggiungimento degli obiettivi, e quindi la pesatura dei settori che era obbligatoria e per anni mai effettuata, con il 30 per cento di valutazione espresso dalla Giunta Goracci. Brofferio ha riferito di colloqui anche tesi con Goracci e la giunta. L’accusa sostiene che la Giunta Goracci voleva penalizzare la Minelli, fino a rimuoverla, perché era andata in contrasto, con presunte pressioni esercitate nei confronti del Niv. Le difese degli imputati (presenti in aula Goracci, Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili, Graziano Cappannelli e Lucia Cecili) hanno fatto riemergere taluni documenti di quegli anni. Nella prossima udienza, fissata per il 18 marzo a mezzogiorno, verrà ascoltato il senatore Aldo Sartori, ultimo componente del Niv. Fin qui hanno deposto i vigili urbani Adamo Naticchi, Patrizio Ceccarelli e Loredana Volpi, la funzionaria Nadia Minelli e Pasquale Riccardo Fornaia del Niv.

Massimo Boccucci