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Giammarioli: “La conferma di Torrente è meritata, ha un feeling speciale con la città. Il club si sta ristrutturando”

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Il direttore sportivo Stefano Giammarioli

Il direttore sportivo rossoblù Stefano Giammarioli, confermato con un contratto biennale firmato il 23 luglio e depositato il 27, ha parlato a TuttoC.com sulla conferma di Vincenzo Torrente e delle strategie di mercato.

“Credo che la sua sia una conferma meritata sotto l’aspetto umano e professionale – ha detto il direttore -, ma soprattutto sotto l’aspetto dei risultati: è subentrato e ha ottenuto la salvezza, la riconferma era il minimo. Torrente ha un feeling particolare con la città ed è un professionista esemplare. Penso che sia un punto importante per noi sotto l’aspetto tecnico affinché il Gubbio possa ottenere risultati importanti. Come dico sempre, però, un bravo allenatore deve essere contornato da un’ottima gestione. Altrimenti anche il più bravo allenatore si va a perdere. In questa fase ci sono tentativi molto importanti del presidente Sauro Notari di ristrutturare l’azienda in modo molto professionale”.

Come giudica l’introduzione delle liste bloccate a 22?

“Se si va a pensare a come sono organizzati i piccoli club è una riforma che va benissimo. Ma per i grandi club, per le piazze importanti, la rosa a 22 è ristretta perché le ambizioni sono diverse così come gli obiettivi. Il malcontento deriva da questo”.

In molte hanno cominciato la preparazione e sono stati comunicati alcuni casi di positività al Covid-19. Secondo lei che calcio vedremo nella prossima stagione?

“E’ un calcio già anomalo a tutti i livelli. Lo abbiamo visto anche col Perugia che è retrocesso solo per un rigore sbagliato. Ci dobbiamo abituare in questa fase, finché non lo avremo debellato. Saremo costretti a un calcio in attesa, in un meccanismo di paura e di poca serenità quindi di preoccupazione. E’ un calcio difficile da decifrare in questo momento”.

Si aspettava la retrocessione del Perugia?

“Credo che la squadra fosse stata costruita con criterio, ma come spesso accade nel calcio i valori vanno a scomparire se le gestioni delle risorse umane si trascurano un po’. Credo che i cambi di allenatore abbiano creato confusione, soprattutto tra i protagonisti che sono i giocatori”.

Tre società non si sono iscritte alla prossima Serie C, tra di esse la Robur Siena.

“Se parliamo del Siena è un dispiacere perché è una delle più belle piazze d’Italia per la sua storia. Dispiace, ma è un termometro di un calcio malato che ha bisogno di regole e ristrutturazione in modo concreto e chiaro. Tanti ragazzi ed addetti ai lavori si ritrovano senza lavoro e senza stipendio”.