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Memorie Ubaldiane, segnalazioni sul museo chiuso ad agosto e trascurato

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La Raccolta delle Memorie Ubaldiane sul monte Ingino

La Raccolta delle Memorie Ubaldiane mette in risalto tante preziose testimonianze, l’anello, la mitria e i guanti, la croce pettorale e la cinta appartenuti a Sant’Ubaldo. Ma dai primi giorni di agosto è interdetto ai visitatori, peraltro proprio nel boom del periodo turistico, e anche quando è aperto rimane lasciato a se stesso senza personale di assistenza e vigilanza. Ci sono segnalazioni e lamentele da più parti sulla situazione.

Il museo fino a un paio di anni fa veniva gestito con ingresso gratuito e il supporto dell’attiguo negozio di souvenir gestito privatamente, poi la decisione della Diocesi di affidarlo all’associazione culturale La Medusa, che gestisce il Museo Diocesano e altro, ha cambiato le cose con l’introduzione del biglietto di 3 euro senza alcun intervento organizzativo.

La Raccolta, inaugurata il 20 dicembre 2007, è adesso sempre più trascurata, come testimoniano la mancanza di informazioni al di là delle stringate targhette identificative delle opere conservate, la trasandatezza nelle pulizie solo periodiche e le diverse disfunzioni vedi una parte dei faretti non funzionanti oppure il rischio che il video interno possa bloccarsi in mancanza di operatori pronti a intervenire. L’orario di apertura, valido tutto l’anno, prevede dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30, mentre sabato, domenica e festivi è confermata la fascia al mattino e nel pomeriggio dalle 15 alle 18.

Della biglietteria si occupa il negozio privato attiguo, ma ora c’è un problema gestionale degli accessi per le normative anti-Covid regolati da green pass. Così il museo è chiuso, privando anche gli eugubini di un luogo della memoria apprezzato tra dipinti, oggetti lignei e votivi, con manufatti tessili.