Home Attualità Va in pensione ma il Comune gli ha riservato subito un contratto...

Va in pensione ma il Comune gli ha riservato subito un contratto di consulenza

4046
0
Palazzo Pretorio sede del Comune

È andato in pensione a 65 anni dal primo dicembre scorso per raggiunti limiti di età, dopo una vita da funzionario comunale al settore lavori pubblici e manutenzioni. Ma uscito dalla porta è praticamente rientrato dalla finestra grazie alla determinazione numero 2519 firmata il 30 novembre dal dirigente Paolo Bottegoni, responsabile con nomina fiduciaria del sindaco dal primo marzo dell’anno scorso.

Per lui è scattata la conferma dell’incarico per la direzione lavori e altre attività legate alle opere pubbliche con la formula della prestazione occasionale. Si fa riferimento, nell’atto dirigenziale – ricordando la stretta correlazione tra ruoli dirigenziali e politici poiché sono i politici a determinare talune nomine (per esempio quella dell’ingegnere Bottegoni nominato dal sindaco Filippo Mario Stirati senza concorso pubblico nazionale per titoli ed esami aperto a tutti con commissione esterna) e le gratifiche economiche al di là dello stipendio base – al fatto che il funzionario in questione ha ricoperto la posizione organizzativa del servizio “Gestione e valorizzazione del territorio” e ha svolto negli anni la funzione di responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori di diverse opere pubbliche.

In questo caso l’incarico di consulenza si lega ad alcune opere pubbliche che nella determina vengono definite come di “strategica importanza”, con riferimento specifico alla strada via Beccoli, l’asfaltatura strada Casale, la scuola di Scorcello, la pista ciclabile ex ferrovia Fossato di Vico-Montecorona e via Mameli.

Si riporta, senza specificare alcun importo dettagliato, che l’espletamento della prestazione occasionale verrà remunerata al consulente pensionato attraverso i compensi previsti quale fondo incentivo, già ricompresi nel quadro economico dei rispettivi appalti.

Non essendo il pensionamento per raggiunti limiti di età un fulmine a ciel sereno e comunque da potersi ritenere pianificato all’interno di un servizio pubblico comunale, c’è chi sta sollevando dubbi sulla procedura che ha portato il Comune a decidere per un incarico post-pensionamento senza ritenere di poter prevedere un affiancamento preventivo per l’avvicendamento o altre formule di coinvolgimento professionale di esterni qualificati tra le giovani generazioni più che tra i pensionati. C’è chi prospetta segnalazioni agli organi di controllo per verificare la legittimità delle procedure e in generale il meccanismo decisionale rispetto a tale consulenza e più in generale sulla gestione del personale comunale anche quando cessa dal servizio.