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Contessa, solo i lavoratori meritano di tagliare il nastro. Comune, Regione e Anas hanno creato solo problemi ma faranno passerella

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Si prepara la riapertura della strada statale numero 452 della Contessa, prevista nelle prime ore del pomeriggio di lunedì 18 dicembre dopo l’immancabile passerella dei politici annunciata per le 10, procrastinando ulteriormente il transito dei mezzi incuranti dei disagi e problemi che si trascinano da 8 mesi per la chiusura dopo oltre un anno di senso unico alternato regolato da semaforo e una pessima gestione della viabilità alternativa.

Se c’è un merito in questa operazione è indiscutibilmente dell’impresa che fa capo all’imprenditore eugubino Riccardo Bei con tutte le maestranze. Si ricorderà che la gara d’appalto iniziale prospettava 18 mesi di lavori e le pressioni inaudite e infinite hanno indotto Anas a cercare una soluzione meno impattante nelle tempistiche. Così l’impresa di Bei ha fatto sino in fondo la sua parte.

Dovrebbe essere la stessa impresa con tutte le maestranze a inaugurare il viadotto rifatto e la galleria sistemata, affidando a loro il nastro tricolore, che invece vedrà in prima linea con la faccia tosta e come se nulla fosse i politici con Comune (centrosinistra) e Regione (centrodestra) e il “carrozzone” Anas famoso in tutta Italia per aprire infiniti cantieri ovunque che restano spesso deserti e impiegano anni per restituire le strade pubbliche alla decenza. Faranno a gara per tagliare il nastro e spargeranno ai quattro venti le solite chiacchiere di circostanze rivendicando meriti che non hanno.

La gestione dell’operazione Contessa è stata fallimentare da parte di Comune, Regione e Anas, aggiungendo ai danni per la viabilità dirottata ignobilmente tutta sulla vecchia Flaminia del tutto inadeguata specie per i mezzi pesanti, e la beffa per gli operatori economici della zona che non hanno ancora avuto un centesimo di risarcimento nonostante le promesse sui ristori, aggiungendo che il Comune di Gubbio gli ha perfino richiesto la Tari e la tassa sulla pubblicità nonostante le promesse della Giunta Stirati non mantenute.