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Astaldi verso il default, preoccupazione per i cantieri della Perugia-Ancona

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C’è la scure del default su Astaldi, la società di costruzioni che da tempo versa in una crisi destinata a ripercuotersi con ogni probabilità anche sui cantieri attualmente in essere. Quelli del tratto umbro-marchigiano della Perugia-Ancona sono solo alcuni dei potenzialmente a rischio, specie dopo che Standard & Poor’s, la famosa agenzia di rating, ha declassato la società a “D”, praticamente indicandone un fallimento se non prossimo, quantomeno assai probabile. Da qui la richiesta dei vertici di Astaldi di voler ottenere un concordato preventivo, complice anche la decisione della Consob di prolungare il divieto di vendite allo scoperto. Dopo il crollo in borsa di martedì la società è rimbalzata nella mattinata di mercoledì, col titolo congelato per eccesso di rialzo. Ma la situazione resta assai precaria, poiché la richiesta di concordato preventivo con riserva implica la sospensione dei pagamenti di tutti i cantieri in essere, salvo diversa autorizzazione del tribunale.

CANTIERI BLOCCATI. La settimana scorsa i dipendenti di Astaldi dei cantieri attualmente in essere nella zona di Genga hanno scioperato per 8 ore chiedendo che vengano ripristinate al più presto le normali condizioni di lavoro. I cantieri della Perugia-Ancona rischiano quindi di restare ancora fermi con tutte le conseguenze del caso, anche perché dal Cipe al momento non sono arrivati segnali positivi, né tantomeno lo sblocco di alcuni finanziamenti che potrebbero riportare un minimo di prospettive e serenità. I circa 10 milioni sbloccati a metà settembre, almeno per ora, non hanno risolto i problemi, con le ruspe che sono rimaste ferme nelle ultime due settimane. Sulla vicenda è intervenuto con una nota anche il consigliere regionale Andrea Smacchi, da sempre attento osservatore della questione legata alla Perugia-Ancona (fra i promotori dell’audizione di Quadrilatero dello scorso 24 settembre davanti la Prima e Seconda Commissione del Consiglio Regionale): “Alla luce delle ultime preoccupanti notizie che riferiscono l’avvio della procedura di concordato preventivo da parte della Astaldi, responsabile dei lavori sulla Perugia-Ancona, non abbasseremo la guardia e faremo tutto il possibile per evitare che la crisi che sta coinvolgendo questa azienda si ripercuota sui lavoratori coinvolti e sulle molte aziende umbre dell’indotto”.

MOZIONE. “La Regione Umbria ponga in essere tutte le azioni di propria competenza, insieme alla Regione Marche, comprese le escussioni delle fideiussioni, intervenendo presso Governo, Anas e Quadrilatero, al fine di garantire la ripresa dei lavori nei cantieri, tutelando imprese e lavoratori che in questi mesi, nei diversi ruoli, sono stati interessati alla realizzazione delle opere”. Marco Vinicio Guasticchi (Pd, vicepresidente dell’Assemblea) ha esordito così nella mozione presentata in Consiglio Regionale, sottoscritta e approvata da tutti i componenti dell’assemblea legislativa. L’atto di indirizzo chiede anche di “intervenire presso ANAC e i parlamentari della Repubblica affinché venga cambiata la normativa sugli appalti pubblici, che non tutela fino in fondo imprese e lavoratori, e di sostenere le imprese e i lavoratori coinvolti nella vicenda presso il sistema del credito. “La società Quadrilatero ha già liquidato svariati milioni alle imprese assegnatarie, sicuramente nella speranza che con quelle risorse si potessero liquidare i subappaltatori anche se questo non è avvenuto: ad oggi si prospetta una gravissima crisi economica per le aziende subappaltatrici coinvolte con un reale rischio di fallimento che coinvolgerebbe centinaia di operai e decine di imprenditori umbri”.