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Tognoloni fa il Goracci: attacchi politici isterici a chi prima trattava con lui e alla stampa libera

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Gabriele Tognoloni di Cantiere Sociale

Le trattative politiche per candidati a sindaco, coalizioni e liste, insieme alle aspettative personali (in molti casi poltronare), possono far perdere la testa. Si leggono linguaggi da bordelli più che da contesti politici con le prospettive istituzionali. Anche per questo la disaffezione verso la politica e le urne è crescente. L’offerta politica è deprimente tra inadeguati e dinosauri che cambiano pelle e partiti come si fa con i calzetti.

Un’esternazione “politica” che si commenta da sola viene su Facebook da Gabriele Tognoloni che ha fondato con il “semprerossoverde” Orfeo Goracci il Cantiere Sociale, che qualcuno ironicamente e simpaticamente ha già ribattezzato “Cantina Sociale” (si sa che in politica dissacrare tra satira e ironia è consentito, senza offesa per nessuno).

Ora Tognoloni getta la maschera e dopo le serafiche scorribande microfonate da moderato sulla via di Damasco, si lascia andare ai riti politici tribali della politica estremista (sarà per certi compagni di viaggio?) rivolgendosi con toni sguaiatissimi perfino verso una signora prima che una politica, con la quale ha condiviso per un periodo il tavolo del campo largo del centrosinistra sperando di farne parte fino in fondo.

Nel sermone dal titolo “Il vicesindaco Alessia Tasso e l’essenza di vergogna” si spinge a scrivere: “Dopo aver tramato per mesi nell’ombra tra ricatti e promesse, blandendo e minacciando, oggi dobbiamo sopportare il vittimismo da parte degli assassini politici del centrosinistra eugubino. Non bastando minacce e ricatti, si sono fatti scudo dei padrini regionali, senza dignità e viene d’aggiungere senza vergogna. Gli unici responsabili della mancata unione del centrosinistra è tutta in capo a Stirati ed al suo cerchio, che visti i risultati non pare proprio magico. Hanno il coraggio di parlare di primarie, primarie da noi proposte a gennaio ma oltre che arroganti sono anche smemorati. Sindaco e vicesindaco sono preoccupati solo di mantenere lo status quo e le loro personali posizioni. Noi continueremo il nostro percorso fatto di coerenza e condivisione, non ci facciamo spaventare da certa informazione, prezzolata e manipolatrice, e non ci fermeremo davanti alle bugie di chi governa con metodi che non sono quelli di servizio ai cittadini ma del favore di turno, una pratica politico-amministrativa che non condividiamo affatto”.

Sorprende, a parte il passaggio sulla stampa che non lo spaventa senza fare nomi e cognomi, l’ultimo passaggio sul “favore di turno”, che a dirla tutta evoca inchieste, arresti e processi. Se sa qualcosa, vada in Procura a Perugia a denunciare. C’è chi l’ha fatto e Cantiere Sociale, tra “soci” e “simpatizzanti”, potrebbe saperne qualcosa.